Reality TV
Su Rai1 venti minuti sul Papa e l’eutanasia, “La vita umana è sacra ed è vietato all’uomo interrompere questo percorso”. Su Rai2 un sondaggio caritatevole: la gente vuole sempre di più la pena di morte. Fa molto cristiano: al canone 2267 del Catechismo si insegna che “la Chiesa cattolica non esclude la pena di morte quando questa sia necessaria per difendere la società”. Tipo difenderci dalla Chiesa? Ma qualcuno che li rinchiuda in un manicomio?
Al Tg5 quindici minuti in apertura su Mario Scaramella, tuttofare leccatore, napoletano perfettamente integrato nell’arte di arrangiarsi: per una poltrona s’è beccato il Polonio 210, ce l’aveva qualche potente nel buco del culo.
Su Rai3 la storia di Lele Mora, Procuratore delle chiappe alla televisione, del mondo dorato, delle feste di classe; l’inventore dei reality show: l’Isola dei Famosi, il Famoso e la Pupa, il Grande Famoso, il Famoso e il Merdoso. “Droga? La detesto. Se qualcuna delle mie star tocca una canna la caccio via”. Ma chi? Lele Mora? Quello che s’è fatto il carcere per spaccio di coca? Adesso si parla di associazione a delinquere ed estorsione, ce lo doveva dire che era solo una questione di classe: la cocaina è classe A, lo spinello è dilettante.
Su Rete4 dopo il reality dell’Isola di Fede (10 bambini comunisti per votare contro i propri interessi si mangiano da soli), un’intervista a Luca Casarini. Ha chiesto il patrocinio legale gratuito, ma gli è stato negato: Casarini guadagna il triplo di me. Per inciso, lo vogliono condannare per una spesa a prezzo politico in un supermercato: lui ci ha messo la politica e i cassieri ci hanno fatto le spese.
Per fortuna che ci sono le forze di pubblica sicurezza a difenderci: gente onesta, che si batte per il nostro bene. Poliziotti Rambo, poliziotti Predator, carabinieri per la libertà, poliziotti poliziotti (i più pericolosi). “Noi non ci sentiamo rappresentati da questi fetenti e assassini al Governo!”, urlavano sul palco mentre me ne stavo per i cazzi miei a ripassarmi le domande esistenziali, stronzate tipo chi cazzo ero, da dove venivo, dove andavo, e soprattutto dove li mandavo.
Su Rai1 Rocco Buttiglione: “Noi del Centrodestra vogliamo che i giovani si innamorino e si sposino”. E farsi i cazzi propri ogni tanto?
Su Italia1 l’unica cosa decente della settimana, a SuperCiro: “Non siete voi che non capite: siamo noi che parliamo alla cazzo di cane”.