La notte
La notte inizia tardi nelle Fiandre. In estate il sole soltanto alle dieci di sera inizia a tramontare. Ancora adesso - sono quasi le undici e mezzo - non è ancora del tutto buio, le nuvole sono illuminate dal sole che però si trova già sotto l'orizzonte.
L'orizzonte che riesco a vedere dalla finestra della cucina è chiuso dal bosco che inizia dove finisce il giardino del vicino. Copre buona parte della visuale verso ovest, la luna al tramonto, le stelle dell'Orsa che mai smetteranno di vagare e che sono rimaste fra le poche che riesco ancora a riconoscere.
Una volta ero un tipo in gamba. Sapevo orientarmi fra le tante stelle - una volta ho letto che a occhio nudo se ne possono vedere 2500, ma mi sono sempre chiesto chi è quel matto che si è messo a contarle tutte - in una notte serena e piena di nuvole come questa. Una volta ero un tipo in gamba per un sacco di cose.
E' una notte bellissima. Sto pensando a tutte le persone che ho lasciato da sole per andare a vivere in quest'angolo di mondo. Mi sto domandando le stesse cose che un recensore si chiedeva nella recensione di Willy Mason, mentre guardando il Tamigi si chiedeva quale fosse la fine dei poeti, oltre che la propria. Se vi capita dategli una letta.
La mia ragazza e mio figlio dormono già da un pezzo. Sono tornato a guardare fuori, dalla finestra della cucina. Fra poco il buio si sarà preso tutto.