Consigli per aspiranti scrittori cap.1 - Statistiche generali

Quando avrai finito queste poche righe, a meno che tu non soffra difficoltà croniche nell'esercizio della lettura, sarà stato pubblicato un libro. Se hai trovato questa prima frase, a seconda delle circostanze, troppo ostica o troppo piacevole tanto da ritornarci tutto il giorno, nel momento in cui ci avrai rinunciato o sarai soddisfatto saranno quasi trecento libri in 24 ore. A dar retta ai giornali specializzati, ogni volta che nel mio quartiere tentano di accopparmi vengono pubblicati 3260 libri, di cui il 94% esordisce a pagamento senza nessuna distribuzione: la sua vita era così interessante che addirittura ci teneva per obbligarmi a vederlo morire.
Il 4% ottiene un minimo di visibilità: sono tutte ragazze sulla ventina d'anni, legate allo stesso genere letterario erotico-chimico-trasgressivo. Arrivato a questo punto, dato per certo che tu soffra difficoltà religiose nell'esercizio dell'omosessualità, avrai già rinunciato al proseguo della lettura. Non saprai mai che un 2% di altri libri raggiunge il successo; si tratta per la totalità dei casi di totali incapaci: letterine, letteronze, stronze, calciatori, (ben poco) uomini politici, soliti noti.
Per lo 0,1% sono truffatori, più volgarmente chiamati dispensatori di consigli. Consiglio per le giovani generazioni: crescete, ma per carità non moltiplicatevi. Parola di Corinne Maier, una donna che qualche anno fa si svegliò e scrisse l'autobiografico: "Buongiorno lettino". Passò una giornata piena di avventure mozzafiato, quindì se ne tornò nel lettino; lo vendette abbastanza bene e scrisse: "Buongiorno pigrizia". Le statistiche di oggi si nutrono fondamentalmente di gente come Corinne: quando questa si rese conto di essere ormai milionaria, adulta, felice, senza nessuna provocazione ma pur sempre piena di serie turbe psicologiche, scrisse: "Come sopravvivere all'analisi ridendo". E vendette duecentomila copie.
D'altronde le storie di sesso sono molto più interessanti delle storie d'amore: chiedetelo ai vostri genitori. Oppure alla stessa Corinne, che continua a dispensare consigli e farsi miliardi, questa volta con un libro sui: "40 motivi per non fare figli", a cui si potrebbe ingenuamente rispondere perchè allora ne abbia messi al mondo lei stessa ben due. Soprattutto se il ventunesimo consiglio recita: "I figli uccidono la carriera". Lo 0,04% risulta interessante da leggere: lo scrittore americano Joan Didion una volta ha sottolineato come ogni qualvolta uno scrittore è nato in una famiglia di gente ancora pura di spirito, parte della stessa famiglia muore.


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