Il destino dell'America
E' domenica notte e sono seduto su un lussuoso divano in pelle d'animale. Avevo cercato per ore una presenza umana prima di arrangiarmi col divano: lo divido con due californiani che si drogano. "Passami il telecomando" - dice uno - "c'è Sylvia Browne".
"Mai sentita amico mio. Fa vedere il culo?"
"No". "Va bene".
Sylvia Browne è la regina dei superpoteri americani: è famosissima e ricchissima, ma non fa vedere il culo. Si fa spazio tra venti milioni di cristiani che si stanno drogando: passami la sfera - dice - c'è il destino dell’America in diretta. Genitori distrutti vanno da lei durante un certo "Montel Williams Show" per farsi dire che fine abbia mai fatto la loro figlia.
"Sei sicuro che non fa vedere il culo?"
"No." - mi stacco dalla pelle e mi avvicino alla tragedia per subirla meglio.
Una bambina di sei anni, Opal Jennings, è sparita dalla sua casa in Texas. La madre dice: "Ho bisogno del tuo aiuto, Sylvia. Dov'è mia figlia?"
Sylvia con l'aiuto dei superpoteri risponde: "Sii felice mia cara: non è morta. E' stata presa dagli schiavisti e ora vive a Kukouro".
"Kuko-che?", dice la madre che la prima serata ha riempito di speranza.
"Kuko-che! Kuko-che!" urla il pubblico - poi si alza il gobbo e tutti applaudono. Mi riattacco alla pelle e ai due americani che cercano un tono tragico - "Passami la roba" - mi dicono, e gli passo la tragedia.
Il corpo della povera Opal viene ritrovato in quarta serata a due passi da casa, accoppata dalla concorrenza per evitare uno sbalzo di share. Comunque siate felici: quella che stavo vedendo era una replica.
"Sylvia è fantastica! Simpaticissima! E' isterica!" applaude il conduttore: a me non era sembrata per niente isterica. Arriva un'altra coppia: "E' ancora viva nostra figlia?"
"No!" - e scoppiano tutti in lacrime; quindi tentano di farmi comprare prima un'automobile e poi un'assicurazione. Viene trovata viva a casa del suo rapitore dopo la pubblicità della Nike. Ma era felice - non è stata neanche stuprata: era consenziente.
In media un libro di Sylvia vende più di due milioni di copie. In media due americani su tre mi invitano con successo a drogarmi. Quando succede comincio ad immaginare la pubblicità di tutti quelli morti con qualcosa della Nike, e tutti questi bambini americani crudeli, "Sii felice Sylvia, non morirai!" - e immagino un paio di americani migliori di questi - e non sono neanche stato stuprato.