Il regalo di Natale

Ogni volta che sono annoiato così tanto da accendere la televisione, i messaggi indirizzati alle donne mi offrono sempre questa insidiosa impressione di frequentare umane da tempo rinchiuse a chiave in un manicomio. Una vagina incarcerata dentro la pubblicità di psicofarmaci: l'unico regalo che riesca a venirmi in mente per farmela venire in mente. A meno che non abbia già pensato al comodo vestitino rosso attillato nel quale sembra godere come un cane che si strofina le palle contro un albero. La pubblicità destinata alle donne sembra sempre preparata per persone stupide.
Quest'anno, scartato il vestitino rosso e i sedativi, per avere un'idea su cosa regalare sono stato costretto ad accendere la televisione. La ragazza irlandese con cui ho passato il Natale non è sicuramente stupida, così avevo già pensato e provato senza successo un lettore di file MP3, un dispositivo GPS, un figlio mancato di un soffio, un sistema operativo che permetta alla fanciulla di aggiungere nuove applicazioni, uno schermo ad alta risoluzione, un vibratore che le permetta di raggiungere l'orgasmo, una radio, un lettore di feed RSS, un lettore digitale di immagini, un client MSN Messenger e Skype, un cane abbandonato, un uomo da abbandonare e (se non mi veniva un elettroshock) persino un browser web che gestisce applicazioni Ajax: ho provato tutte queste cose solamente osando accendere un telefonino cellulare perchè il mio me l'avevano fregato da due settimane.
Decido di guardare la pubblicità di una bonazza in un canale a caso. "Oxygen Power è una nuova gamma di prodotti di bellezza fatta col 15% di ossigeno". La bonazza è giovane, fatta proprio bene, più bella di qualunque ragazza irlandese a cui possa mai capitare la fortuna di scoparmi a Natale, più interessante di chiunque possa mai avere la fortuna di darmi in regalo una boccata di ossigeno.
La bonazza gentilmente si schiaffeggia le coscie e lascia che cominci la magia. Dall'altra parte un esercito di ipotalami arrapati siede ingrassato su un divano, probabilmente invecchiando o grattandosi i coglioni per stimolare qualche pensiero intelligente dopo lo stufato degli ultimi pensieri di un agnello.
Ma davvero la multinazionale Nivea è riuscita a far felice questa ragazza irlandese? Ha davvero ritenuto necessario pagare uno scienziato per sbarazzarsi di un 15% del vecchio liquido miracoloso che fece felice quella ragazza francese l'anno scorso? Sostituirlo con quella cosa che respiriamo e pagare un economista per dare a questa un prezzo adeguato all'inflazione?
La bonazza ha due tette gigantesche e immagino quanto la faccia soffrire che il suo ex sia andato a vantarsene in giro, una cosa che non ho mai avuto la fortuna di regalarmi per Natale.


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