Dì qualcosa di offensivo di sinistra

Il sindaco di Londra cominciò la carriera politica come insultatore di Margaret Thatcher (la quale odiava i governi locali allo stesso modo con cui insultava i socialisti) ma acquistò una rivoluzionaria volgarità dialettica solo al giungere del nuovo millennio, con l'appellativo per me invitante di "Ken il rosso".
Col diffondersi in Europa del modello Americano (Yes we fucking can!), Ken si trasformò in guerriero: mandò a quel paese la sinistra perchè contrario alle politiche di privatizzazione e fu espulso dal partito dei lavoratori educati, il Labour Party. Non sapendo chi altro insultare, ma cosciente del fatto che a dispetto delle buone maniere rimaneva un mondo di merda, si presentò da solo alle elezioni nella capitale e vinse.
Nel 2005 definì un giornalista ebreo come sporco nazista.
Nel 2006 chiamò Robert Tuttle, l'ambasciatore americano, un "infame bastardo", dopo aver scoperto che gli ufficiali americani non volevano pagare le tasse.
Negli stessi giorni chiamò i fratelli indiani Reuben, due dei più ricchi e sporchi uomini d'affari londinesi, e disse loro che se non erano felici potevano sempre muovere il culo e tornarsene da dove erano venuti per provare con gli Ayatollah. Definito un "imbecille" dal "The Times" e dal galateo, Ken Livingstone diffuse una nota chiedendo scusa "al popolo dell'Iran se per sbaglio ha creduto di essere stato associato in qualunque modo a quei bastardi dei Reuben".
Nel 2006 accusò Trevor Phillips, in capo alla Commissione per i Diritti Umani, di essersi così spostato a destra da aver ormai incrociato il Partito Nazionalista, che in questo paese è formato da giovani che mi invitano tutti i giorni a ritornare al mio paese, a maggior ragione se sono felice di rimanere.
Con la fortuna di avere due residenze, una laurea in Scienze Politiche e un destino da giovane rivoluzionario, tra qualche mese ho la possibilità di scegliere in quale nazione votare: una volta giunto alla vecchiaia mi sono preso un giorno libero per pensare. Voterò per Livingstone come ultima forma rimasta per dire qualcosa di sinistra prima di trasferirmi all'Inferno (e per farmi ancora insultare dai fascisti).
Nei manuali dell'Università insegnano un mucchio di sciocchezze e la più affascinante continua a restare quella del socialismo. L'uguaglianza economica confluita nel partito comunista, la masturbazione collettiva, la trasformazione della società ingiusta e truzza nei movimenti radicali, le classi sociali interesse dei poveri stronzi, le ville miliardarie del nemico, i mezzi di produzione e una spremuta di romanticismo che - a dispetto di come si sia evoluto - non è per questo offensivo.
L'Italia è l'unico paese del mondo in cui il socialismo è finito ad insultare giusto in mezzo a delle chiappe tra cui quella più misteriosa continua a rimanene territorio di secessione, ombra fascista e la serietà con cui vengono prese queste due.
Se sei Socialista stai coi Radicali ma un Nuovo Socialista si unisce ai Democristiani; se sei un populista qualunquista stai con Beppe Grillo: insulta il tuo fottuto pregiudicato preferito. Nessuno che si accorga di come tutto questo non abbia senso: fanno venire voglia di iscriverti al Partito Rivoluzionario, non vinci mai niente ma almeno puoi passare alle mani.
Il Partito dei Socialisti Pensionati è di sinistra, i Pensionati Socialisti Uniti stanno a destra; Partito Consumatori coi bolscevichi, No Euro coi fascisti; nel buco del culo di Ceppaloni comunque vada sarà un successo.
Ieri sera mi sono fermato un giorno e immaginavo tutte queste poltrone, questi interessi, tutte queste inculate - dunque tornerà persino Mastella - e allora ho avuto una visione: voterò anche in Italia e vincerò ancora un volta grazie ai Socialisti Pensionati Uniti. Metteremo insieme 28000 vecchi, tutti gli altri crederanno di stare ancora ad insultare nel ventennio.


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