Come eravamo
Sono cresciuto male, perché ho avuto molti miti e molti ne ho dimenticati. Gli oblii estemporanei erano quelli delle lunghe teorie di trash televisivo nei pomeriggi senza requie: L'icona granitica dell'uomo della Plasmon ne suggellava l'apoteosi sotto l'effetto di un jingle narcotico; oggi, dopo esser cresciuto male, Fioravante Palestini a 60 anni sorpassati minaccia di fare la traversata dell'Adriatico in pattino, lui che a 20 era l'idolo delle mamme e a 40 conosceva la galera per una questione di droga: speriamo invecchi bene adesso che può permettersi il lusso di una vecchiaia.
Di tutt'altra pasta è l'eroina
asiatica dei giorni nostri, Kelly Hu, una che venti anni fa, sotto le mentite spoglie di una tale Kaori, faceva gavetta nell'Italia dei tirabusciò: un noto formaggio spalmabile le dava il pane mentre a mo' di giapponesina trapiantata in famiglia italica, cercava di capire le meccaniche del business. Oggi Kelly Hu è cresciuta bene, fa film in America e si guadagna parecchie copertine.
Chi non cresce è uno di quei miti di cui non si ricorderebbe nulla finché a un cronista non salterebbe in mente di indire il revival dei "Chi l'ha visto": Gigi Lentini, il cui ingaggio costò al Milan la bellezza di 40 miliardi di lire nel 1992. Era lì a popolare le fantasie perverse di ogni scugnizzo che non voleva crescere, tra reclame di consolle e giocate calcistiche, uno di quei commilitoni maltrattati dalla passione per l'alta velocità: un grave incidente automobilistico nel 1993 non lo restituirà più al calcio a grandi livelli. Oggi Lentini di anni ne ha 39 e si diverte con l'amico Diego Fuser (anche lui dov'era finito?) a giochicchiare in una modesta squadra piemontese di nome Canelli, nello stupore generale di chi ha visto il proprio undici adire ai nuovi onori del campionato nazionale dilettanti grazie alla promozione ottenuta nel 2006.
Si è scrollata di dosso parecchia polvere la soglia della memoria: è sufficiente meno di un lustro per rinsavire o per naufragare. Lo sapeva bene Enzo Tortora, di cui qualche settimana fa si è celebrato il ventennale della morte: dopo l'arresto del 17 giugno 1983 con l'accusa di associazione per delinquere fu forzato ad un lungo calvario da cui potè sottrarsi solo 4 anni dopo, quando venne tardivamente riconosciuto innocente. Nel suo ritorno a Portobello, nell''87 chiosò: "Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente
una volta", e così fu. Non era cresciuto molto, era solo invecchiato.
Se potessi scegliere la pellicola di oggi vi consiglierei "The Way We Were": non ho
mai sopportato né Robert Redford né la Streisand, ma un paio di fotogrammi sono più che sufficienti. Li guardi dritto negli occhi gli anni che non hai vissuto, e visti oggidì sono quelli che sono invecchiati meglio.