Le nuove espressioni volgari

"Vado ad un incontro di avviamento".


L'incontro di avviamento viene inventato il 17/11/2008 dall'uomo che Berlusconi vuole come prossimo servo a capo della regione d'Abruzzo, Gianni Chiodi. Con questa espressione volgare i giovani vengono invitati (con nuove interessanti variazioni dell'atto sessuale passivo) in una cabina elettorale, dove viene loro offerto un colloquio di lavoro in cambio dell'anima, mentre ai vecchi viene concessa la libertà di emigrare. Niente di che stupirsi in questo paese di Santi e miracoli: gli usi, gli abusi e le perversioni sessuali sono sempre esistite. Per esempio i pensatori romani, quelli per intenderci che hanno fondato la nostra ignoranza, si inchiappettavano i fanciulli allegramente, ma questi ultimi non erano obbligati ad andare a votare. Centinaia di anni dopo continuiamo a insultarci meglio quando insultiamo peggio, niente è più lo stesso ma niente è cambiato, e soprattutto non ci sono più i giovani di una volta: sono entrati in democrazia. L'alcolizzato James Boswell una volta disse che "Niente mi da più piacere di quello che non avrò". Qualcosa pare cambiata da quando il grande puttaniere Boswell scrisse quelle parole nel 1784, prima di morire un anno dopo per una malattia venerea. Oggi i politici sembrano non morire mai.



"Non mi dimetto". Vedi anche alla voce: "Non me ne vado".


Il non-andarsene è, in questo paese andato a puttane, un'espressione volgare che segue, non di rado, l'elezione a Senatore con i voti della sinistra e a Presidente della Commissione Vigilanza Rai con i voti della destra. Volgare non perchè siamo a corto di traditori e bastardi, ma volgare per "rispetto nei confronti delle istituzioni". Così (nel massimo rispetto per la mancanza di vergogna e l'esistenza della Democrazia Cristiana), non si dimette Riccardo Villari da Presidente di Vigilanza della Rai, non si dimettono i Vertici di Polizia dopo il G8 di Genova, non si dimette un nano da Presidente dei barzellettieri, non si dimette il moderato eletto con il mio voto, non si dimette Wladimir Luxuria dall'Isola dei Famosi e non si dimettono persino gli opinionisti Luca Giurato e Mara Venier, sui quali ci perdo il sonno. Questa lussuosa parola (non "Luxuria", ma bensì "opinione"), sviluppata nel tempo a partire dai grandi pensatori romani che si inchiappettavano i fanciulli, è diventata di uso così comune oramai da riempire un'enciclopedia intera delle espressioni volgari da usare in caso di legittima difesa - come: "Ma vedi di andartene a fanculo" - non di rado usate quando si viene attaccati da qualcuno per rispetto nei confronti delle Istituzioni: cioè di loro stessi.



"E' tempo di cambiare".


Cambiare è una delle espressioni più volgari, ma non è offensiva perchè non ci crede più nessuno. Nel 1963, quando Barack Obama era un fanciullo e il matrimonio dei suoi genitori era illegale in 19 paesi, Martin Luter King regalava agli americani il suo famoso discorso. Prima di farci sapere di avere un sogno, di piangere sui cessi per "Coloured", sulla schiavitù degli oppressi e sulle speranze di chi non ha più niente da perdere, Martin Luther King già sapeva quanto tempo ancora mancava al cambiamento, e cioè l'eternità. Finchè i diritti continuavano ad essere vietati ai neri e magari anche ai Pellirosse, finchè i suoi figli avrebbero letto cartelli "Solo per bianchi" e ascoltato canzoni Hip-Hop solo per neri, finchè un nero del Mississipi non poteva votare ma uno a New York adesso a malapena capisce perchè andare a votare, finchè niente è lo stesso e niente cambia, allora niente ti soddisfa e tutto è per sempre.


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