DeMazùrka
ma|zùr|ka
s.f. danza nazionale polacca in tre tempi, con movimento più lento di quello del valzer
Varianti: mazurca
Felino è un piccolo centro in provincia di Parma. Ottomila abitanti, deve la sua notorietà al salame di suino (conosciuto in Emilia come "gosino", ovvero porco, maiale). E' noto come salame di Felino, infatti, il salame prodotto in questa cittadina, in buona parte dei comuni limitrofi, della provincia di Parma e dell'intera Emilia Romagna. La popolarità è tale che a Felino da qualche anno è stato istituito il Museo del Salame, aperto ad un pubblico di esperti, amanti della gastronomia o semplici turisti.
Gian Luca Campanini, quarantanove anni, diplomato al Conservatorio di Parma, è direttore di banda e titolare dell'omonima orchestra di ballo. L'orchestra Campanini di Felino.
Il Maestro Campanini è autore di innumerevoli successi per le più importanti orchestre da ballo e, nei giorni scorsi, ha tuonato dalle pagine di un popolare quotidiano nazionale: "Basta ghettizzare il liscio!" Parte così da Felino una raccolta di firme volta a sollecitare l’istituzione di un provvedimento che obblighi le radio locali e nazionali a prevedere almeno tre ore la settimana di programmazione di liscio e folk da ballo. Firme che saranno poi presentate al Ministro Sandro Bondi, uomo dalle profonde tradizioni socialiste (dunque sensibile al fascino della mazùrka, danza tuttora in voga nelle osterie dell'Europa orientale), ma anche frequentatore di balere, amante della gastronomia, buona forchetta.
Resta una domanda: chi cazzo è il Maestro Campanini?
E' nata così una appassionata ed affannosa ricerca della verità, dei perché che hanno spinto quest'uomo a ribellarsi all'insensibilità delle istituzioni e lanciarsi in questa coraggiosa iniziativa.
Ho cercato il Campanini per giorni. Stavo per gettare la spugna quando da Parma mi hanno chiamato: lo avevano trovato. Dovevo parlargli.
Ho così guidato oltre il confine naturale del Po ed ho, clandestino, sconfinato in una Padania innevata sotto una spessa coltre di nebbia.
Parma, Tortiano è una frazione di Montechiarugolo dove il Campanini è titolare di un omonimo ristorante casareccio. Il Campanini è vecchio, quasi non ci sente, si compiace quando vede un culo bello tondo e non ha mai studiato al Conservatorio di Parma. Ma tutto questo l'ho scoperto dopo. Dopo un tris di tortelli, un secondo di carne (punta di vitello, prosciutto al barolo e qualche costina di maiale) e, come antipasto, un misto di salumi. E lambrusco. Venticinque euro.
Chi è il Maestro Campanini? Chi se ne frega.