Cosa avrebbe detto John Wayne?

E’ notizia di pochi giorni fa che il Vice Mega-Direttore-Galattico di Chrysler sia giunto ad un’importante conferenza stampa a bordo di una Fiat 500. Ma c’è di più: Jim Press (Così dicono si chiami questo personaggio di fantasia, che noi lo sappiamo che mica esistono questi manager...), dicevo, questo Jim Press ha pronunciato lodi sperticate per la vetturetta piemontese, arrivando a sostenere che sarebbe “perfetta per le strade di New York”.

Si, si, controllate pure sulle testate più blasonate.

Ora, al di la dei vantaggi veri o presunti che l’accordo Fiat-Chrysler potrebbe portare al Belpaese e agli hobbies di Lapo Elkann (che poi fondamentalmente le due cose coincidono), si rendono conto questi signori della catastrofe immane che una roba del genere provocherebbe nel bel mondo della sottocultura giovanile, del cinema, del pop/rock, ad Hollywood come a Vercelli, a Seattle come a Cellino San Marco?
Uno tsunami di proporzioni tali da azzerare addirittura i lettori di Debaser (bè, non proprio tutti, qualche eroe dalla testa dura resisterebbe anche a questo).

Non credete?
Bene, allora, non potendo prevedere il futuro (ma di certo nulla di buono), proviamo ad ipotizzare lo scenario che si presenterebbe se lo sciagurato patto fosse stato stipulato mezzo secolo fa.

Basta ben poca immaginazione:
se nelle foto scattate davanti al CBGB’s nel 1975 facesse capolino il muso di una 128 parcheggiata in doppia fila, li avreste più ascoltati i Ramones?
Se la buonanima di Johnny Cash avesse scorazzato per le polverose strade che tagliano gli immensi campi della contea di Nashville, non a bordo di enormi pick up Chevrolet, bensì su di un italianissimo OM Tigrotto, avremmo subìto il fascino del Country degli Stati del Sud?
E che dire di tanti Road Movies su cui abbiamo fantasticato fin dalla più tenera età?
Se Kowalsky in “Punto Zero” avesse affrontato l’inseguimento per quattro stati non già guidando la Dodge Challenger bianca ma abbarbicato al volante di una 850 Coupé, credete forse che Super Soul l’avrebbe aiutato a quel modo?
Per non parlare del costume e della cultura a stelle e strisce che in queste praterie padane hanno trovato – per molti aspetti inspiegabilmente – un fertilissimo terreno su cui prosperare.
Niente di tutto questo sarebbe possibile, e il paradigma pregno di significati espresso sinteticamente con “Fra la via Emilia e il West” sarebbe rimasto solo una banale indicazione topgrafica del tipo “Fra la via Emilia e la strada Romea”.

Fermateli, per carità, fermateli!!!


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