The Rivoluzion D'Aprile
Ricordo bene quel giorno: uscita la testa dalla finestra, si capiva che nell'aria c'era qualcosa di diverso. Tutti i dirigibili di propaganda erano in fiamme, lenti nel cielo come elefanti volanti diretti al cimitero. Ricacciai dentro la testa e chiesi se qualcuno voleva del caffè. In quel periodo non abitavo da solo, ma in una specie di comune di hacker; eravamo pagati bene da un qualche alto livello governativo di un non meglio precisato dipartimento internazionale di sicurezza. Ci chiedevano di intrometterci un po' là, prendere dei file da qui, bombare il sito di tizio.
Guadagnavamo così bene che per un po' ci eravamo anche dimenticati di essere in guerra, ma quel giorno i dirigibili mi avevano risvegliato: mi avevano ricordato in che posto mi trovassi, e decisi di preparare del caffè. Perchè uscire con Miles Davis mi aveva fatto questo effetto: preparare del caffè. Allargare lo spazio usabile del cervello.
Un paio di ragazzi volevano la flebo di caffeina quotidiana come e più di me, mi seguirono in cucina raccattando stralci di notizie dai computer, i giornali, la televisione lasciata là sopra al frigo simbolicamente. Potevamo dire di essere davvero al centro delle cose. Mentre versavo il caffè nelle tazzine spaiate, un dirigibile si abbatté contro il nostro palazzo, noi eravamo al settantasettesimo piano ed era un grattacielo di novantasei. Non ho potuto più bere il mio caffé.
Dopo aver preso il volo con un tappeto volante mi sono accorto che le strade erano deserte. Incrociato un passante, a occhio e croce un apprendista sciamano cabalistico, e chiestogli cosa stesse succedendo, quello mi fa: "Ma come, piccoletto, non lo sai? Il napalm. Tutta la città brillerà di napalm tra circa otto minuti". Ero sconcertato. Nessuno mi aveva mai chiamato piccoletto, a parte una dodicenne di cui mi ero invaghito alle elementari.
Decisi di andare a casa di Travis: il tipo di ragazzo con cui puoi affrontare anche il napalm. Ha già preparato una serie di vesti anti-napalm, con materiali di scarto recuperati da un'industria aerospaziale poco lontana. Ricordo che ci lavorava mio padre, prima di morire in guerra.
Ragazzi, il napalm. Indimenticabile.