Va tutto bene

Va tutto bene. Va tutto bene, ma come, questa è la legalità ma la legalità civica diventa anche l’ordine naturale, e qualunque persona di buon senso, che poi non è altro che uno che condivide usi e costumi come donne e buoi dei paesi tuoi dicevano i vecchi, vedi che poi non è cambiato un granché? - dicevamo? Ah, si, dicevamo che chiunque vede, anzi sente, sente dentro, lo sai che vedere e sentire e percepire sono adesso sinonimi, lo sai vero? Chiunque dunque sente che questo è il cuore pulsante e produttivo e quindi con che diritto qualcuno come te si permette di irridere alla legalità e pretende di trovare un’altra possibilità, ma come, qui è tutto collegato causa effetto, si, causa effetto, come un orologio, tic tac ho detto non tic toc come dici tu, abbiamo stabilito che si fa tic tac.
Ma forse che non esiste la morale e la natura e forse che non devono andare a braccetto altro che, come dici tu, se ne strafottono una dell’altra, altrimenti la persona umana dove la metti la persona umana che è l’anello di congiunzione fra morale e natura, su questo saremo d’accordo che la persona è al centro di tutto no? Ma neanche su questo, che ancora insisti con quella stupida distinzione fra le persone e il loro ruolo, ma cosa sono le persone senza il loro posto ordinato, sono solo gambe e braccia e interiora e umori, e infatti quando le persone non hanno il loro posto in fila cominciano ad agitare gambe e braccia e versano umori e muovono interiora, vuoi forse il caos primordiale? E anche quell’altra obiezione com’era? Che tu dici che i ruoli riducono la vita a teatro che la vita non è un teatrino e il ruolo me lo metto e me lo tolgo si, me lo hai già detto, cambia musica che se fosse come dici tu allora non dovrebbero essere sensibili al copione mentre invece sensibili al copione lo sono eccome, e non darmi del reazionario che non c’entra, non vedi forse che opulenza e libertà sono diventati sinonimi e allora cosa vai cianciando di libera scelta, che la scelta non la vuole nessuno, che se così fosse allora dovrebbero esserci i muri vuoti e le televisioni spente e invece se non glielo diciamo noi quello che devono scegliere si sentono persi come i cani senza branco e senza capo e almeno i cani assorbono i valori sociali a suon di morsi e randellate e non spontaneamente come te e me. Anzi sai che ti dico che qui io e te sembra sembra che sosteniamo tesi differenti, in realtà la nostra individualità è regredita nel branco sociale e parliamo parliamo ma come in teatro recitiamo la parte, vedi che è così, la persona è il suo ruolo, e quindi se vogliamo capire la motivazione che ci spinge in questa contesa l’unica motivazione è la motivazione all’acquisto e l’obbligo associativo, questa è cultura caro mio, non le tue parole vuote di significato, perché così è facile, e sei anche disonesto perché una volta trovata la chiave della saggezza quelli come te smettono di pensare, cosa c’è di più facile, le cose belle sono belle e cosa c’è di più bello di amare l’amore e odiare l’odio, si, bravo, ma la merda chi la spala, si la merda, quella chi la spala, chi lo fa il lavoro sporco e lo sai che non si può fare un po’ per uno e allora lo faccio io che tu la chiami becera affabulazione e sofismi gesuitici ma credi che sia facile stare dietro a voi anime belle che sfarfallate a destra e a manca e poi appena potete cambiate la macchina con una che inquina meno e dite che è una cosa fatta bene, come cosa c’entra, c’entra eccome e se non capisci nemmeno questa smetto di parlare.


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