Bob Dylan - Ultimi pensieri su Woody Guthrie
Parte seconda
E gli occhi ti si fanno acquosi dalle lacrime che hai nella testa
E i tuoi cuscini di piume diventano coperte di piombo
E la bocca del leone si apre e tu fissi i suoi denti
E le sue mascelle cominciano a chiudersi su di te
E tu sei bocconi sulla pancia con le mani legate dietro
E vorresti non aver mai seguito quell'ultimo segnale di deviazione
E dici fra te e te ma che cosa sto facendo
Su questa strada che sto percorrendo, su questo sentiero che sto imboccando
Su questa curva su cui sto sostando
Su questo percorso su cui passeggio, nello spazio che sto occupando
In quest'aria che sto inalando
Sono forse troppo confuso, sono forse troppo stordito
Perché cammino, dove corro
Che cosa dico, che cosa so
Su questa chitarra che suono, su questo banjo che strapazzo
Su questo mandolino che strimpello, nella canzone che canto
Nel motivo che fischietto, nelle parole che scrivo
Nelle parole che penso
In questo oceano di ore che continuamente bevo
Chi sto aiutando, che cosa sto rompendo
Che cosa sto dando, che cosa sto prendendo
Ma tu fai del tuo meglio con tutta l'anima
Per non pensare mai a queste cose e per non lasciare mai
Che questo genere di pensieri guadagni terreno
O ti faccia battere forte il cuore
Ma poi capisci di nuovo perché stanno lì
In attesa dell'opportunità di insinuarsi e piombare giù
Perché qualche volta li senti quando giunge furtiva la notte
E hai paura che ti possano cogliere nel sonno
E balzi giù dal letto lasciando l'ultimo capitolo dei tuoi sogni
E non ti ricordi per quanto ti sforzi a pensare
Se eri tu che gridavi nel sogno
E sai che è qualcosa di speciale che ti occorre
E sai che non c'è medicina che riuscirà a guarirti
Né liquore in tutto il paese che ti faccia smettere di sanguinare il cervello
E ti occorre qualcosa di speciale
Sì, hai bisogno davvero di qualcosa di speciale
Hai bisogno di un superrapido su di un binario ciclonico
Che ti proietti da qualche parte e ti riproietti indietro
Hai bisogno di un vento da tornado sul fischio di una locomotiva
Che squassa e stride e suona da sempre
Che conosce cento volte i tuoi guai
Ti occorre un Greyhound bus senza discriminazioni di razza
Che non riderà per il tuo aspetto
La tua voce o la tua faccia
E per quante scommesse siano state fatte
Continuerà a viaggiare anche dopo la moda del bubblegum
Ti serve qualcosa che apra nuove porte
Per mostrarti qualcosa che hai già visto prima
Ma a cui cento o più volte non hai badato...
da Bob Dylan: Folk, Canzoni e Poesie
a cura di Alessandro Roffeni - Newton Compton Editori