Alda Merini - La mia poesia è alacre come il fuoco

« La mia poesia è alacre come il fuoco,
trascorre tra le mie dita come un rosario.
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnananna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce ».

Alda Merini
Milano, 21 marzo 1931 - 01 novembre 2009

in "Alda Merini: Fiore di poesie 1951-1997"
(Einaudi, 1998, p. 224, a cura di Maria Corti)


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