Religione, crocifisso e dintorni
Le recenti dichiarazioni illuminanti dell'onorevole Santanchè le abbiamo sentite tutti, fatto sta che quando si decide di dar voce ai propri pensieri, si dovrebbe valutare prima l'impatto che l'affermazione avrà sul/i destinatario/i. Certo è che io, da una posizione di prestigio, ci penserei due o tremila volte prima di dare al massimo profeta dell'Islam del pedofilo. Soprattutto oggi che la comunità è composta per una buona fetta da cittadini musulmani e non sai mai come gli gira a un musulmano, soprattutto non riesci a capirlo poiché la lingua è incomprensibile e scrivono da destra a sinistra con segni stranissimi.
Ora è tempo per ritrattare: "Ma io non volevo offendere Maometto, nè mancare di rispetto all'Islam, sono per l'integrazione e mi batto strenuamente per questo". Balle, l'hai detto, punto e basta. E' come chiedere a qualcuno un'opinione sul razzismo e sentirti rispondere: "Premetto di non essere razzista, ma....". Balle, tu razzista lo sei già dalla prima frase.
Detto questo, se uno si ritiene un "cittadino del mondo", non gli importerà di meno se gente di etnia diversa gli arriva a fianco, c'è solo una piccola regola da rispettare: io quando vado in un altro paese certo non mi sogno di farla in mezzo alla strada e cerco di rispettare usi, costumi e quant'altro, magari per imparare qualcosa da quel determinato popolo. Tu, cittadino di altra etnia, che vieni nel mio paese, sei implicitamente e vivamente invitato a rispettare le regole che devo rispettare anch'io. Punto e basta. E vissero tutti felici e contenti.
Rimane il fatto dell'integrazione. E qui prendiamo l'Islam. Siamo popoli diametralmente opposti per ogni singola abitudine di vita, per credenze, religione e quant'altro. Siamo quasi incompatibili e risulta arduo tentare l'integrazione. Non è una questione di razzismo, è proprio una questione di culture incompatibili. L'unica cosa che ci può far convivere serenamente è il reciproco rispetto, oppure l'accettazione da parte loro (poiché popolo ospitato) della cultura occidentale.
Un'ultima cosa, la meno importante ma la più chiacchierata: la questione del crocifisso. Sinceramente non ho mai capito perché debba essere per forza appeso nei posti pubblici, la cosa non mi da particolarmente fastidio, ormai sono secoli che abbiamo questa tradizione e non trovo giusto che debba essere spazzata via da qualcun altro che dovrebbe "integrarsi". Domani provo a portarmi qualche tavola di legno e andare magari in Afghanistan a costruire una bella chiesetta, dite che ce la posso fare?
La cosa che invece mi da enormemente fastidio è il fatto di ricordare un uomo meraviglioso qual'è stato Gesù di Nazareth (se ha realmente camminato su questa terra) non nei suoi momenti migliori, no. Il simbolo della religione cristiana è una croce, un simbolo di tortura disumana, con appeso, inchiodato mani e piedi, con una corona di spine, trafitto da lance, dissetato con l'aceto, e infine morto di stenti e sofferenze atroci, il FIGLIO DI DIO.
Non trovate anche voi che sia una delle assurdità più grandi a questo mondo?
