Vite di uomini coerenti - Daniele Capezzone

"In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati. Così come da Palermo, quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi la responsabilità politica". Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell'Utri. 11 dicembre 2004

"Silvio Berlusconi è entrato in politica con cinquemila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che - indegnamente, lo sottolineo - tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con...come si chiama? Ah sì, il perfido regime comunista...), vanta ventinovemila miliardi di attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni. Il resto - conclude riferendosi alle riforme promesse dal premier - un po' meno". 29 ottobre 2005

"Tre anni fa i Radicali proposero tre referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si oppose legittimamente, ma Berlusconi invitò a non votare perché tanto lui avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto probabilmente verranno dichiarate incostituzionali". 14 novembre 2003

"L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". In questa Legislatura Berlusconi ha avuto a disposizione una maggioranza parlamentare amplissima (più di 100 deputati e più di 50 senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall'economia alla giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono tutti divorziati), contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello". 29 ottobre 2005

"Silvio Berlusconi non è l'erede di don Sturzo, ma di don Lurio". Così Daniele Capezzone, segretario dei Radicali italiani ha commentato le parole di oggi del Presidente del Consiglio che in un discorso aveva rivendicato l'eredita del fondatore del Partito Popolare Italiano Don Luigi Sturzo. 12 novembre 2005

"Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento. Berlusconi aveva detto: 'Abolirò l'Irap e ridurrò a due le aliquote'. Non lo ha fatto,e invece ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte più debole del paese. Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello (il mago) dava 'numeri personalizzati' alle sue televittime; Tremonti fa lo stesso con tutti gli italiani". 1 aprile 2006

"Dopo l'ultima sortita di Berlusconi che pensa bene di trattare da 'coglioni' la maggioranza degli italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna. Ma forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?". 4 aprile 2006

"Non c'è dubbio: il risultato della sfida è decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e - calcisticamente parlando - non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a parte la bufala finale sull'Ici, completamente priva di copertura), ma è stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il "bollito" sembra proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. Quanto infine alla reiterata gaffe del Premier sulle 'categorie' (donne, giovani), sbagliare è umano, perseverare è berlusconiano...". 3 aprile 2006

"L'odierna performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche perché denota proprio l'atteggiamento psicologico di chi non è più abituato a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione...". 12 marzo 2006

Alcune dichiarazioni rilasciate a stampa e tv da Daniele Capezzone, prima di diventare l'attuale portavoce del partito "Il popolo della libertà".


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