Che bel posto, quasi ci resterei...

Nello stesso giorno, nemmeno a farlo apposta - di fatto sembra una commedia - ne succedono di cose. Troppo poche, per quanto mi riguarda. Io spero sempre nel lieto fine.

Nei palazzi si discute di cose inutili, ovviamente, come al solito. Le classi italiane, quelle fatte ancora, solo, da bambini, potranno essere formate al massimo dal 30% di stranieri.  Si dice per evitare le "classi ghetto", ma a me sembra, per quanto mi hanno insegnato, che solo nei ghetti si badi a chi abita dove, come e quando. Gli altri, di solito, son liberi di vivere e abitare dove gli pare.

In Calabria la gente urla cose a immigrati africani, cose poco piacevoli, non da signori e per giunta solo dopo che hanno fatto spaccare loro la schiena per raccogliere pomodori, solo dopo che li hanno gambizzati a suon di fucili ad aria compressa. Poi, ovviamente si cerca di non farsi mancare mai nulla e quindi li hanno sprangati, investiti e ri-sparati con fucili ad aria compressa. Però le foto sono eloquenti: se un solo abitante di Rosarno assomiglia ad un occidentale io sono Mariah Carrey e mi sembra strano perché le tette non mi sono ancora spuntate... e poi ho troppi peli. Guerra tra pezzenti, comunque. Gente costretta ad emigrare e che, invece, di scagliarsi - facciamo un esempio mica tanto a caso e limitato alla tristezza italiana - contro i piemontesi, che da due secoli hanno rubato loro il futuro e che si preoccupano solo che il mare calabrese, d'estate, non sappia di diarrea, o contro il Nord - italiano e mondiale -, quel Nord che fa rima con capitalismo e oppressione... bene, invece di scagliarsi contro uno dei due mulini a vento appena elencati, combattono i loro fratelli, i loro fratelli da sempre, prima ancora che il Piemonte esistesse, prima che il capitalismo ci inculasse tutti quanti, prima che la nazionale italiana di calcio ci facesse sentire tutti italiani.

E poi la nazionale di calcio del Togo. Sparano sul bus della nazionale del Togo per quei motivi che a voi occidentali o settentrionali di questo mondo sembrano folli, ma che voi occidentali dovreste sapere, conoscere, temere e vergognarvi di essi come un qualsiasi uomo dovrebbe fare. In realtà, questi motivi, hanno una ragione ben precisa. Colonialismo, signori, che fa rima con Imperialismo. Prendere un posto, ridurlo ad una merda, sfruttare le risorse, ridurre e trattare da immondizia gli abitanti del posto e poi via, chi s'è visto s'è visto, evoluzione e progresso, frutti prelibati. E di cosa vi preoccupate? Se è morto Adebayor. Ma un po' di Adebayor è morto sicuramente, come un po' di tutti gli africani. Diciamo che un pezzo di ogni africano non l'avete mai fatto venire al mondo.

Tre fatti diversi, separati, lontani, ma identici e legati da quello che lega tutto: la cattiveria; l'odio che l'uomo è capace di saper distribuire. Vedere in un altro uomo il mezzo per la propria felicità e non il fine, questo è il male. Ma non tutti gli uomini. C'è qualcuno ancora degno di esser ritenuto un uomo. Prendete gli africani, se l'Italia fosse popolata da soli africani... che bel posto, quasi ci resterei.


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