Febbre da cavallo

In fondo ci vogliono bene. Ci avvertono, ci danno dei chiari avvisi, come il padre che protegge il suo pargoletto, i nostri beneamati politici si battono per noi, vogliono il nostro bene e solo la nostra salute.

Ricordate l'influenza H1N1? Si, proprio quella, la pericolosissima influenza che aveva colpito mezza Europa e fatto stragi e rischiava di colpirci e contaggiarci tutti. Allora i nostri beneamati onorevoli senza pensarci due volte, diedero mandato di acquistare migliaia e migliaia di dosi contenenti il famigerato vaccino, perchè in fondo loro si preoccupano della collettività, e l'hanno dimostrato con le innumerevoli conferenze stampa del ministro alla Salute Fazio prima e il nazional-popolare Topo Gigio dopo con un efficace spot.

Pazienza, se poi questa psicosi da influenza e i casi mortali si sono rivelati essere limitatissimi e rari. Un flop. Bella notizia, direte voi? E invece no, piangiamo lo stesso noi poveri Cristi.

Non è un caso se nei vari telegiornali, si sia dato più spazio prima a questa psicosi di massa, che non invece ad un epilogo amaro per le tasche dei consumatori: ovvero uno sperpero di milioni di euro di denaro pubblico (pagato da tutti), per una abnorme quantità di vaccini acquistati e rimasti inutilizzati e praticamente adesso utili per riempire le nuove discariche in via di costruzione.

Non esiste niente di indissolubile, è tutto un insieme di sfumature ben definite, di pieni e vuoti, di estremi distanti parecchio. Dunque il consumatore ci perde, ma l'azienda produttrice di quei vaccini, adesso può brindare a tarallucci e vino, per aver firmato un vantaggioso contratto che la tuteli e incassato milioni di euro, per un servizio non sfruttato appieno.

Non abbiamo dati e intercettazioni alla mano, ma non mi stupirei se certi signorotti e manager stessero festeggiando al telefono (ricordate quegli omini che brindavano al telefono dopo il terremoto in Abruzzo?), per l'enorme guadagno ricavato dall'operazione H1N1, grazie all'interdizione di qualche tecnico e Mister del Governo incapace di fare delle stime certe e creare solo ulteriori dissesti nei conti pubblici, già al macero, firmando un contratto con clausole e condizioni svantaggiose per lo Stato, per una fornitura numericamente sproporzionata.

Ma in fondo, si dice che la salute è tutto e vale più di qualunque altra cosa al mondo: dunque aprite il portafoglio adagio e sorridete, pazienza se non siete su "Scherzi a parte".


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