Una Storia Bresciana

Queste parole sono rivolte al sindaco di Adro (Provincia di Brescia). "Mi piacerebbe chiederle se fosse cosciente del fatto che il suo senso di legalità spiccia e ad ogni costo lo stanno subendo dei bambini, visto che a loro viene impedito di mangiare. Le vorrei chiedere anche un'altra cosa: avrebbe il coraggio di andare a scuola, guardare in faccia quei bambini e dire loro: "Voi non mangiate perché i vostri genitori non pagano la tassa"? Mettiamo caso che lei mi dicesse di sì e poi lo facesse le vorrei dire che provo disgusto per lei. Mettiamo caso che lei mi dicesse: "Ci sono gli insegnanti, glielo devono dire loro" il disgusto sarebbe il doppio perché dietro la tanto decantata "legalità" c'è uno che si fa propaganda e poi si nasconde dalle sue responsabilità. Mettiamo caso che lei mi dicesse di sì, andasse a scuola e poi all'ultimo rinunciasse ad un proposito del genere. Bene, quello che proverebbe si chiama senso di colpa. Non ho altro da dirle, distinti saluti."

Non so come la vedete voi ma una società che nega ad un bambino di mangiare è semplicemente la peggiore possibile. A me, grasso ventenne, potete dire di saltare un pasto ma non ad un bambino. Non c'è legge che tenga.

"Certo bisogna farne di strada / da una ginnastica d'obbedienza / fino ad un gesto molto più umano / che ti dia il senso della violenza / però bisogna farne altrettanta / per diventare così coglioni / da non riuscire più a capire / che non ci sono poteri buoni." (Nella Mia Ora di Libertà, Fabrizio De André)


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