Lobotomia Mondiale

Finalmente ci siamo.

E' appena partito l’evento più fiko dell’estate 2010, direttamente dal Sudafrica, per la prima volta nella storia, ecco a voi.. Il Campionato Mondiale di calcio! Caparezza direbbe “Mondiale, il campionato!”.

Eh sì, tutto si fermerà di fronte a questo spettacolo, più affascinante delle 7 Meraviglie del Mondo.

L’Italia intera per qualche settimana metterà da parte la politica interna, quella estera, il nano e le sue parabole, le escort in parlamento, la crisi mondiale e la moda anoressica.

Di immigrazione e stranieri non se ne parlerà se non per valutare le squadre provenienti da ogni parte del globo.

Finalmente saremo liberi di lobotomizzarci ed infervorarci davanti ad uno schermo ultrapiatto tra birra e amici, sentendoci pienamente giustificati.

Finalmente un po’ di vacanza, un po’ di sana incoscienza sì da struzzo, ma che ci piace tanto, finalmente un carico di superficialità giustificata a tutto tondo da un business miliardario in cambio di sano Entertainment.

Per giorni parleremo solo di goal, di tuffi e parate, di calci di punizione, di arbitri cornuti e giocatori scoppiati o coi piedi a banana e di miti intramontabili.

Potremo urlare le “peggio cose” sentendoci nella posizione giusta per farlo.

Tutti esperti, sì, anche con la minigonna.

Finalmente.

Ed io sarò lì puntuale come un orologio svizzero, col cervello annacquato per quei benedetti 90 minuti abbondanti di euforia ed ansia collettiva, un’ansia desiderata in modo inconsueto, a guardare 22 ragazzoni fisicati ansimare correndo dietro ad una palla. Spettacolare.

Buon mondiale a tutti.

E che vinca il migliore.


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