Pulce nell'orecchio

Tessera del Tifoso.

Non dico tanto ma vagamente ne avete sentito parlare. Cos'è? Nelle intenzioni di Osservatorio, Ministero e quant'altro è una carta di fideizzazione. Praticamente ti permette di avere varchi dedicati, puoi accedere al settore ospiti, non essere soggetto alle limitazioni eventuali dell'Osservatorio e avere agevolazioni economiche con enti collegati (Autogrill, Ferrovie...). Detta così qualcuno potrebbe pensare: cazzo, una cuccagna.

Vediamo un po' cosa c'è dietro. Partiamo da due società famose: Milan e Inter. Un tifoso che volesse fare la tessera di queste due società dove potrebbe andare? In banca! Esattamente, va negli istituti di credito collegati e fa richiesta. Allora si scopre che è una comunissima carta di credito, con dei costi e degli interessi. In A solamente due società hanno fatto la Tessera del Tifoso fuori dai circuiti bancari: la Sampdoria ed il Parma. Ora ad essere maligni si fa peccato ma spesso si dicono cose giuste. Perché in banca? Scopriamo che il vicepresidente dell'ABI (Associazione Banche Italiane) è il fratello di Giancarlo Abete, presidente della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio). Conflitto d'interessi? Possibile.

Secondo problema della tessera: l'articolo 9. Grazie all'Articolo 9 della Legge Amato (introdotta dopo la morte di Filippo Raciti durante gli scontri fuori dal Massimino di Catania) prevede, associata alla tessera, che oltre agli anni di DASPO la persona diffidata non possa fare la tessera per 5 anni, indifferentemente da come è andato il processo ed anche in presenza di una condanna in primo grado. L'articolo 27 della Costituzione dice: "L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva". Nel momento in cui la Tessera non viene concessa di fronte ad una condanna in primo grado sei già colpevole, senza che sia finito il processo. Sorgono problemi numerosi di costituzionalità che si aggiungono alle diverse problematiche relative al DASPO. Digressione: cos'è il DASPO? E' la divieto di accedere alle manifestazioni sportive. Può essere emesso o in flagranza di reato (in quei casi il processo è quasi sempre per direttissima) o in flagranza differita (che va fino a 36 ore dal fatto). Quest'ultimo è un clamoroso escamotage giuridico. Il DASPO si basa su un foglio di polizia. Praticamente ci può essere scrivo: "la persona taldeitali ha commesso il determinato reato". Viene controfirmato dal GIP entro 48 ore e lì emesso il DASPO che va fino a 5 anni. Tu non vieni condannato in base al processo, vieni giudicato colpevole prima ed il processo ti viene fatto dopo. Un dato: il 40% delle persone soggette a DASPO alla fine dell'iter processuale risultano ASSOLTE! 4 su 10! E' un dato non indifferente.

Terzo problema: i detrattori del DASPO parlano di misura anticostituzionale. Com'è possibile che sia stata approvata davanti a problemi del genere? Molto semplice: non esiste una legge ad hoc. Non è stata introdotta sulla base di una legge e quindi con tutte le sue validità. Si parla della Tessera in una circolare interna del Ministero degli Interni. Non è vincolante negli confronti di enti esterni (società di calcio). Vuol dire che il Ministero e l'Osservatorio l'hanno imposta. Non sono state interpellate le società, i gruppi ultras, i centri di coordinamento e tutte le altre parti in causa. E' stata calata dall'alto come la panacea. Nel momento in cui c'era già il DASPO (con tutti i suoi limiti ed i suoi errori) perché introdurla? Perché vincolare gli ingressi allo stadio, associando la tessera del tifoso all'abbonamento? Cosa può risolvere come violenza negli stadi nel momento in cui negli ultimi anni quasi tutti gli scontri sono avvenuti fuori dagli impianti o in luoghi ben distanti dagli stadi. Sono diminuiti negli anni gli scontri tra gruppi ultras ed aumentati considerevolmente quelli con le f.d.o. Gli scontri fuori dagli stadi sono un problema che esiste in Inghilterra, il famigerato modello inglese ha semplicemente buttato fuori tutta una categoria di persone che da un giorno all'altro non si sono più potute permettere di andare allo stadio. Capitano spesso incidenti tra gruppi di tifoserie, a 400-500 metri dallo stadio. Lo ripeto, avviene in Inghilterra. Tutti questi casi vengono semplicemente nascosti sotto il tappeto: non si è risolta la violenza, è stata semplicemente allontanata da una telecamera (quindi togliendone la sua effettiva risonanza). Questo si chiama risolvere i problemi?

Un altro argomento che sollevano i gruppi ultras riguarda la schedatura. Perché? Nel momento in cui tu provi a sottoscrivere la Tessera prima della conferma il nome viene comunicato in Questura, nel caso in cui tu risulti nella black-list (che comprende di tutto: da gente pluri-daspata, a tifosi che si sono beccati massimo 1 anno di diffida e l'hanno già scontato, gente diffidata anni fa, ragazzi in attesa del processo) non puoi averla. E' una cosa che non ha senso, è una schedatura come il biglietto nominale (Michel Platini, presidente della UEFA ha detto che l'Italia deve abolire il biglietto nominale ed è un problema decisamente più grave degli scontri allo stadio. E' giudicato vincolante per l'assegnazione di eventi sportivi come l'Europeo. Il biglietto nominale, non gli ultras) e sul quale i gruppi ultras stanno facendo ammenda adesso per non averla contestata a dovere all'epoca. Se fosse una "carta di fideizzazione" sarebbe come al Supermercato. Uno è libero di farla o non farla, non è vincolante. Nel momento in cui la possiede ha diritto a sconti, premi e quant'altro ma nel momento in cui non la fa va a far la spesa tranquillamente e rinuncia ad un certo tipo di agevolazioni. So già la vostra obiezione: al Supermercato non avvengono scontri tra clienti. Vero ma allora perché in banca? Cosa risolve nell'ambito della sicurezza la sottoscrizione di una carta di credito? La violenza negli stadi è un problema che non può essere risolto unilateralmente, con leggi ad hoc create dall'onda emotiva di un determinato evento drammatico e senza quindi un confronto tra i diversi soggetti interessati. In questi anni gli ultras hanno lanciato diverse proposte: ad esempio mettere sul casco dell'agente di polizia un codice che identifichi il poliziotto. E' una misura già adottata in altri paesi europei la quale permette anche di cautelarsi nei confronti degli abusi di polizia.

Adesso io non pretendo che mi diciate: hai ragione. Vi chiedo di ragionare, di usare la testa e di non approvare a scatola chiusa ogni diktat del potere perché avete visto cinque macchine incendiate ad Alzano Lombardo. Anche perché è divertente pensare che il Capo della Polizia in Italia sia uno CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA per resistenza a pubblico ufficiale. A me sembra un paradosso: un pregiudicato deve decidere la mia sicurezza limitando la libertà di tantissime persone, incensurate, che non sono disposte a sottoscrivere una carta di credito per andare allo stadio. Probabilmente molto di quello che ho scritto non lo sapevate, chiedetevi perché.

P.S. Il ragazzo che vedete nella foto si chiama Paolo Scaroni. La sua vicenda è avvenuta un anno e mezzo prima della morte di Raciti e due anni prima della morte di Gabriele Sandri. Questi ultimi due eventi, per quanto con sentenze discutibili, hanno completato l'iter del processo in primo grado. Quello di Paolo a malapena deve cominciare. Nel suo caso sono indagati 7 poliziotti, sono accusati di averlo picchiato nel piazzale della STAZIONE di Verona Porta Nuova (non dentro il Bentegodi), mandato in coma causandogli danni permanenti e quindi invalidità connesse. La sua vicenda ricorda molto quella di Federico Aldrovandi, morto qualche anno fa a Ferrara picchiato dalle f.d.o. Purtroppo Paolo non ha trovato le mobilitazioni e gli spazi concessi, giustamente, alla famiglia di Federico. E' stata un'impresa vedere degli agenti rinviati a giudizio per quanto avvenuto (per due volte è stata chiesta l'archiviazione). Gli unici a combattere la sua battaglia sono stati i famigliari e il gruppo ultras Brescia 1911, con il quale Paolo aveva fatto quella trasferta. Non Beppe Grillo o qualche altro eroe venuto fuori da chissà dove: un gruppo ultras! Fatevela qualche domanda ogni tanto, perdio! Per quanto mi riguarda...

NO ALLA TESSERA! NO ALL'ARTICOLO 9! ULTRAS LIBERI!


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