L'Editoriale, DeBaser e Dintorni

L’editoriale, in campo giornalistico, è un articolo che tratta temi di attualità di importanza rilevante, penso che sia superato esclusivamente dall’articolo di fondo, che in genere è lasciato al Direttore del giornale: ma qui chi è il Direttore?

In effetti anche su DeBaser si utilizza un sistema simile, anche se i temi sono rilevanti per chi li scrive, non necessariamente per chi li legge. Eppure il popolo dei DeBaseriani partecipa con notevole interesse alla fase di discussione, tanto che spesso si scatenano delle vere e proprie risse verbali, talora con scintille che bucano lo schermo e incendiano le tastiere dei più assidui.
E’ una danza di parole che attraversa a tutto campo il tuo video, utilizzando dei ritmi talora frenetici, talora più lenti: insomma dal valzer, al tango, passando per il rock’n’roll acrobatico e il boogie woogie.

In genere chi scrive un editoriale è una "grande firma", talora un giornale utilizza un pool di editorialisti: la formula di DeBaser è mista, usa “diverse grandi firme”.
I temi trattati sono i più disparati e non sempre classici o di attualità, ma ultimamente gli argomenti mi sono parsi più intimisti, a partire dal “cerchio ed il girino” di cui si parla il 23 dicembre 2010: uno degli editoriali più belli, coraggiosi, realisti con l’occhio rivolto al nostro futuro prossimo, i figli. Tutto quello che viene dopo è un tentativo costante di capire cosa muove il mondo che ci circonda; la partecipazione è grande, i giovani sono in prima linea seguiti dagli interventi dei “così detti anziani”, anche se non garantisco l’incolumità di nessuno ad usare tale termine in discussione. Cinismo, speranza, buon senso, vergogna, stupore, autoironia, sconcerto e altro, appaiono in quegli interventi quasi sempre apparentemente buttati li, ma in realtà ben soppesati anche nelle virgole.

In questo grande paese che è DeBaser c’è veramente posto per tutti, ma proprio tutti , con poche eccezioni: non si sopportano i bugiardi, gli attaccabrighe di mestiere, i non rispettosi delle idee altrui e i perditempo.
Le parolacce e gli “ideogrammi” sconci, vengono concessi; l’intelligenza asfalta le pagine virtuali di questo luogo invisibile, eppure così a portata di “dita”; sono una cittadina di recente acquisizione, ma non mi sento affatto spaesata; la bellezza di questo “posto” è proprio qui, davanti a te, nel tuo schermo.

Non ho interesse a scrivere editoriali, a meno che non ci siano necessità pressanti, lascio questa fatica a chi lo fa decisamente meglio: questo è solo un piccolo tentativo di esposizione di fatti reali, a dispetto di una realtà virtuale che ci ammanetta al computer.
Userò l’ordine alfabetico, perciò ai Bartleboom, Fosca, ilfreddo, Jurix, MoA, Zaireeka e a tutti gli altri, dico solo: scrivete, scrivete, scrivete.


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