
Sono VIPS e me ne fòtto
Oggi facciamo un po' di inutile e sano gossip pecoreccio, come direbbe qualcuno dei miei de-amati qui.
Mettiamo da parte la politica e il vecchio nano col priapismo e parliamo di Starlettes e Vips (Vituperanti Imbecilli Porta Sconforto) del Semper Deus Ex Machina, la Tv.
Questi personaggi che, ricoperti da un alone di fama e fantomatico mistero allo stesso modo in cui, meno allegramente, lo sono i gabbiani quando planano sul petrolio, dimenticano la loro condizione di esseri umani per auto-assurgere a quella di SemiDei, condizione che stava già sulle balle sia agli umani sia agli Dei migliaia di anni fa, figuriamoci oggi nell'era modèèèrna!
Quindi, parliamo di soubrettes straniere bionde italianizzate e della loro vita dentro e fuori dallo schermo. Parliamo di come l'una influenzi e stravolga l'altra, fino a portare questi esimi Premi Nobel a credere di essere davvero speciali e pertanto diversi, da noi non-illustri mortali, al punto di poter fare tutto il beato cazzo che vogliono. E mi scuso se ho detto beato.
Ma poi, alone di fama de che? Parliamone.
Se essere pagate per fare comparsate settimanali in alcuni dei programmi pomeridiani più inutili perfino per le casalinghe cui son rivolti e per le quali sono pensati, (palinseeestoooo!) senza esprimere mai un valido parere ma semplicemente facendo l'occhiolino e le faccette buffe, può definirsi avere una "carriera di successo" allora ok, stiamo parlando di fama nazionale.
Stiamo parlando di persone che, senza un talento reale (non ballano, non cantano, non recitano, non presentano, non scrivono e non hanno mai un parere che non sia scritto da altri sul gobbo e così via), hanno solo una nazionalità diversa sul passaporto, delle buone conoscenze personali e sotto la chioma bionda un cervello dormiente che fa dire, in un italiano caro al più noto Don Lurio, idiozie lapalissiane senza peso ma pagate evidentemente a peso d'oro, se paragonati ad uno stipendio medio di un'occupazione normale.
Voi direte "... e chissene, dove sta la novità?" ed in effetti la novità non c'è, eccetto per chi, come me, ha l'enorme fortuna di condividere, con questi personaggi, gli spazi vitali in una convivenza condominiale ai limiti del miglior Almodovar più scatenato, con sfumature incivili al limite del grottesco. Sì, perché la famiglia felice - ipercefala soubrette, arrogantissimo marito fashion victim yuppie/trash imprenditore in carriera, multiprole, animali domestici e servitù (ovviamente) - vive ad un piano di differenza dal mio e le pareti dei nostri reciproci focolari domestici sono contigue, come le nostre incomparabili vite in reciproca collisione. Il che purtroppo rende la famiglia della sottoscritta partecipe della loro che continua a regalarci spunti tutt’altro che piccanti, confezionati con la maleducazione più becera.
Ma in fondo, suvvia, è forse una colpa se non hanno un lavoro "normale" (serio?) ma vanno a dormire quando normalmente gli altri sono in fase r.e.m.?
Se amano fare la lavatrice alle tre del mattino (con la centrifuga che parte sempre mentre tu sei in fase r.e.m.) per avere il bucato pronto alle dieci?
Se non si curano della raccolta differenziata per cui qualcun altro deve sempre mettere mano nella loro monnezza per evitare le multe al condominio, cercando di pensare forse anche all'ambiente?
Se amano parcheggiare sempre il macchinone sotto casa ma fuori dagli spazi, sulle strisce pedonali ed in curva ogni santo giorno?
Se ogni sera le urla ed il lancio delle sedie da parte della giovanissima prole si protraggono fino oltre la mezzanotte creando disagio a tutti i vicini minchioni?
Se occupano tutti gli spazi comuni con oggetti di loro proprietà come passeggini, biciclette, scatoloni, trattorini e scatole vuote di pannoloni new generation?
Se i loro animali hanno la loro gran personalità per cui non ce la si fa a tenerli buoni in casa ma vengono lasciati liberi di scorrazzare e rumoreggiare per le scale e tutti gli spazi a loro piacimento?
Se sono liberi di comunicarsi, urlando per la tromba delle scale, qualsiasi importante informazione a qualunque ora del giorno e della sera?
Se il tempo passa per tutti con la sua promessa di rughe sul viso e lei non ce la fa ad accettarlo perché è VIP e lui la insulta a gran voce perché osa chiedergli i soldi per la chirurgia estetica?
Se infine non si può rivolgere loro parola perché lei "... no capiscie beni taliani." e lui ti fa mandare lettere dall'Avvocato anche per dire "...ascensoreee?"? Ovviamente le lettere di lamentele da parte dei condomini sono invece ignorate.
Insomma, essere VIPS comporta tutta una serie di responsabilità che noi poveretti non possiamo nemmeno immaginare.
Non c'è tempo per essere normali. Non c'è tempo per essere educati e avere senso civico.
Non c'è tempo per le piccole cose del vivere quotidiano, per il rispetto di quelli come noi, con un lavoro semplice, spesso sfigato e assolutamente rompipalle; per quelli con una vita il cui apice di tensione è l'aumento dei surgelati all'Esselunga o lo straordinario non riconosciuto in busta paga.
Alla fine sapete però che vi dico? Vi dico… beati noi, beati, eccheccazzo!