5 Stelle

Passai cinque anni interessandomi in modo approfondito di geopolitica, cercando di capire come l´uomo gestisce l´economia ed il potere istituzionale. Decisi poi di mollare tutto, e per i cinque anni successivi non volli più saperne, avevo ormai raggiunto il mio scopo: confermare attraverso dati oggettivi e studi di esperti la mia naturale avversione verso le forme di rappresentazione del potere e di dominio.

Fino a qualche settimana fa non mi sono mai più interessato di politica. Poi qualcosa dentro me è drasticamente cambiato. Ho scoperto il MoVimento 5 Stelle, qualcosa in perfetta sintonia con i miei ideali.

Vivo da nove anni in Brasile e credetemi, per la prima volta sento qualcosa di nuovo, una spinta di ritorno verso la mia povera patria. È quel sentimento immanente che spinge gli uomini a difendere la propria terra da un´ invasione, con la differenza che il nostro nemico è già dentro il corpo politico e sociale, come un cancro in metastasi.

Immaginate adesso cosa proverebbe un malato se scoprisse improvvisamente una cura, che per quanto amara sia, sarà l´unica che potrà farlo guarire. Quale sentimento dovrebbe nascere nel suo intimo?

Io purtroppo sono lontano, non posso scendere in strada come non ho mai fatto. Ma è proprio necessario? Oggi non serve scendere in piazza, basta fare un click, e se milioni fanno un click, qualcosa cambia.

Si chiama moltitudine, e siamo tutti noi che ci siamo rotti i coglioni di farci rappresentare da uomini e idee che non ci rappresentano, che abbiamo votato nel meno peggio solo perché non farlo sarebbe stato peggiore.

Impariamo allora a valorizzare le nostre capacità, sforziamoci di usare questo strumento fantastico che abbiamo sotto le dita e davanti agli occhi, usiamolo per il potenziale che può esprimere, raccogliendo informazioni, confrontandole, usando sempre il filtro delicato del buonsenso.

I documentari, ad esempio, sono uno strumento piacevole e leggero per informarsi. I migliori hanno il sapore amaro ed il retrogusto salato, e anche i più faziosi sono ricchi di contenuto.

Sapete sognare? Vivere un utopia? Riuscite ad immaginare un'Italia governata da una democrazia partecipativa, dove siano i cittadini a proporre, discutere e decidere?
Ci pensate se proprio noi - dal paese che ha una delle classi politiche più ridicole - potessimo iniziare a cambiare il mondo?


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