
Praticità
Quanti di voi vivono da soli avranno sicuramente notato quanto sia impegnativo vivere da single dovendo sostituire tutte quelle figure di riferimento (che poi è quasi sempre una sola) che per anni ci hanno accompagnato viziandoci ed abituandoci alla cosiddetta “pappafatta” come fosse un assoluto diritto ed una (sana) abitudine: il letto fatto, gli asciugamani puliti, la colazione, il pranzo e la cena pronti, le camicie stirate, le mutande lavate, i calzoni ammorbiditi, le lenzuola profumate, la tavola apparecchiata, la dispensa piena, la spesa fatta, il bucato steso, i piatti lavati, le vacanze pagate, e “mamma cacchio dove sono le mie scarpe che non le trovo?… Come a posto, a posto dove??”…
Ora, non per tutti è andata proprio così: “Hai fame? Cucina che io non sono la tua serva, e pulisci la tua camera che è un macello, e non solo dove si vede, che questa casa non è un albergo, e vai a fare la spesa, quella è la lista e non comprare cazzate, che non ci sei mai e non mi aiuti mai a fare niente, e prima di uscire fatti il letto e cambia l’aria alla camera che puzza, imbecille, invece di tornare alle quattro di mattina dopo aver bevuto come un tombino, e aver speso tutti i soldi, e non far tardi per pranzo che poi oggi devi studiare/lavorare!”… E sticazzi.
Però un cosa è fare i bravi ragazzi che vanno incontro ai genitori aiutandoli un po’ e vivendo con loro tutto il bello ed il brutto che questa situazione comporta, ed un conto è invece lasciare la famiglia d’origine per andare incontro al proprio futuro cominciando da soli una vita da lavoratori, single, possibilmente grandi scopatori, casalinghi, cuochi, massaie, lavandai, sarti e soprattutto alla fine, esauriti all’ultimo stadio. Aaahh la libertà!
Dopo un anno e passa che ti senti così libero di fare tutto ma proprio tutto ciò che vuoi e solo con le tue forze, già quasi nun gliela fai più e cominci a ripensare a quando in casa era un continuo lamento, e ripensi a quei rimproveri con nostalgia. Ma in fondo questa è la tua vita e va bene così.
Però sei così libero che alla fine hai da fare talmente tante cose, che in realtà non hai più il tempo di fare nulla a meno di sottrarre tempo libero al sonno: e così dormi sempre meno, perché lavori tutto il giorno poi magari esci con gli amici, rientri tardi e sei sempre più stanco.
Ma oggi abbiamo una sempre migliore tecnologia che ci viene incontro a costi contenuti, migliorandoci la vita e riducendo lo stress, quindi perché non spingerci oltre con la fantasia in nome e per conto della praticità? Ecco quindi l’ipotesi per una Nuova Invenzione: per tutti coloro che hanno problemi coi tempi che certe faccende domestiche (che l’igiene ed il decoro) comportano, si potrebbe pensare ad un unico evoluto elettrodomestico (che comprimerebbe quindi budget di spesa e tempi di lavoro) in grado per esempio di espletare le funzioni di una lavatrice e di una lavastoviglie, semplicemente cambiando il cestello o la vaschetta del sapone e consentendo di risparmiare tempo prezioso e denaro, avendo due elettrodomestici al prezzo di uno!
Cosa accadrebbe? Analizziamo vantaggi e svantaggi in uno scenario ipotetico.
In caso di dimenticanza dell’uno o altro articolo nel cestello sbagliato (mutande tra i piatti, calzini incastonati sui manici delle pentole, fazzoletti nei bicchieri, etc) simpatiche situazioni come:
- Accidenti, ho il culo tutto unto nonostante la doccia e gli slip freschi di bucato!
- Hei, ma ti puzzano le ascelle di impepata di cozze!
- Accidenti, ma questa bistecca sa di sterco!
- Uèh, ma da dove li hai tirati fuori 'stì bicchieri, dal naso??
- Ma tu che usi al posto dei tamponi, i tovaglioli?
- Ma amore… hai il sesso che sa di cassoela (arrostino, branzino, polenta coi porcini)
- Noo, avevo i preservativi nella tasca dei jeans ed il forchettone me li ha bucati, Cristo!
E così via, potete ben immaginare. Che dite?
Forse è meglio lasciar perdere e continuare ad impazzire a causa dello stress, portando ogni tanto il bucato a casa di mamma…