Secondo me, ma anche no

Cioè, voglio dire, voi mi capite. Non è che per forza si riesca sempre ad avere delle cose interessanti da dire. Contemporaneamente non è che si abbiano sempre delle cose interessanti con cui controbattere o solo dare un parere. Se si chiede di condividere ok, ci sta. Ma se semplicemente si parla di emozioni, di cose personali, idee e pensieri, non è che per forza si debba dare il proprio giudizio, pensando magari di avere ragione sui pensieri degli altri. A volte il silenzio vale più di mille parole. A volte il silenzio invece fa male come e più di un calcio nello stomaco.

Penso a quella volta che camminando per strada ho visto scritto su un muro “Un giorno io ho cagato qui!” e c’era una freccia che andava ad indicare un punto verso il lato basso della strada. Divertita e incuriosita (sono semplice, a me la cacca fa sempre ridere) ho potuto osservare le diverse reazioni della gente che passando la leggeva, essendo ad altezza occhi: chi commentava scandalizzato, chi rideva di gusto, chi si lamentava con indignazione e chi addirittura scattava foto. Qualcuno poi non ha mostrato alcun interesse, altri non l’hanno manco vista.

Solo dopo qualche giorno è apparsa di fianco la scritta “Bravo. E io un giorno ho letto sta’ cagata!”.

Ce n’era bisogno? Si. No. Forse. Voi cosa ne dite?


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