Sin City

Per aiutare la regia di Sin City Quentin Tarantino s'è beccato un dollaro - lo stesso dollaro che Rodriguez richiese per le musiche di Kill Bill 2. Si sente poco la mano di Tarantino in verità, e più che "El Mariachi" Rodriguez il vero protagonista della pellicola rimane Frank Miller (quì accreditato come terzo regista) dai cui inquieti racconti grafici il film è (fedelmente) tratto. Uno dei meriti di Sin City - città inzuppata di pioggia sangue e puttane armate fino ai denti - sta nel ritorno al grande cinema di Mickey Rourke: è lui Marv, uomo deforme e tormentato, impegnato a squartare il mondo per amore e per vendetta. I dialoghi di Marv sono la cosa più bella di un film bellissimo.
Un attore rovinato dai troppi demoni interiori, Rourke, pugile professionista sul ring e sul set e proprio in questi giorni si parla di un possibile progetto con Michael Cimino, l'unico genio che l'abbia mai realmente compreso.


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