La testimonianza di un vecchio comandante a proposito dell'ingiustizia terrena

"Ho messo nei guai me stesso e i miei uomini a causa della mia disattenzione e a causa della mia ingenuità. Mi sento in colpa per i miei sbagli, non me ne faccio una ragione. Porto addosso il peso degli anni che passano e sono cosciente di star crescendo sempre più freddo. Purtroppo sto invecchiando e sto perdendo le forze e i capelli. Guardami! Non puoi vedere altro che un vecchio uomo che un tempo ha creduto di essere Dio.

Un tempo ero davvero forte, insensibile al freddo, insensibile alle variazioni di temperatura, severo e cinico. Supportavo la violenza, pensavo fosse necessaria; non ho mai pensato di essere nel torto. Nonostante la morte dei miei soldati scelti e nonostante la caduta dei miei migliori artiglieri, ho continuato ad incitare i sopravvissuti a uccidere e ad essere uccisi se necessario.
Ora mi rendo conto di averli indirizzati verso un’inevitabile sconfitta. Giocavo e conducevo un gioco infernale, un gioco per il quale milioni di uomini morirono. Il fervore non è mai mancato, i soldati a me subordinati caddero con le armi: essi non gettarono mai la spugna in nessuna situazione e per nessuna ragione al mondo. Loro non sapevano (nemmeno io) che non avrebbero ottenuto niente.

Mentre mi incammino attraverso il giardino guardo le case dei miei vicini, e mi struggo pensando che gli uomini che vidi morire davanti ai miei occhi potrebbero avere avuto esistenze ordinarie, prima della guerra, delle famiglie felici e spazi per muoversi liberamente.
Sono sopravvissuto ma vorrei morire, non una volta, ma cento per tutti gli sbagli che ho commesso nell’arco della mia triste vita. Il mio unico nemico è il passato, ma sto imparando a conviverci, a sopportarlo, perché so che non è possibile dimenticare".

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Queste parole che risuonano di frustrazione sono le parole di un vecchio uomo malato e bavoso, lasciato al suo destino, un uomo che non si fida del mondo, che non crede nel futuro, e tanto meno in una redenzione.
Tutto quello che quell’uomo spera è che questa testimonianza venga letta da qualcuno che la tramandi ai posteri a sua volta.


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