
La Fotografia
A casa mia, in camera da letto, sul comodino accanto al letto matrimoniale dei miei genitori, c'è sempre stata una fotografia che ormai da molti anni non c'è più.
Chissà se esiste ancora riposta nell'armadio ...o se è andata perduta.
E' una fotografia bellissima in b/n, direi artistica,sebbene non fu scattata con questo intento.
Ritrae in primo piano mio fratello Lorenzo il primogenito, di due anni e mezzo più grande di me, il quale, divincolatosi dalle grinfie di mia madre che invano cerca di tenerlo a bada, scatta in avanti e, camminando a passo di marcia emette una pernacchia.
Insomma c'è questo bambino in primo piano, immortalato mentre cammina, si vede un piede a mezz'aria, la lingua leggermente all'infuori, sapete come si fa una pernacchia no? Ebbene lo scatto avvenne proprio nel preciso istante in cui spernacchiava, quante pernacchie fece!
Un braccio è proteso in avanti, non è disteso ma curvo col pugnetto chiuso ed il gomito a 90°.
Lui è raggiante di felicità, sta facendo delle pernacchie bellissime, è al centro dell'attenzione e lo sa, tanta gente lo sta guardando.
Ricordo perfettamente quella scena, nella foto ci sono anch'io con mamma, lei mi tiene per mano e guarda mio fratello che è avanti di qualche metro, con un misto di vergogna e divertimento. Siamo in un viale alberato, si sta sposando sua sorella, zia Dina, più giovane di mamma di qualche anno.
Ricordo non solo la scena ma cosa sto pensando in quel momento. Invidio mio fratello "libero" che fa le pernacchie. Muoio dalla voglia di farle anch'io ma non ho scampo, il più grande è fuggito ok ma a me non sarà permesso.
Perchè Lorenzo fa quelle pernacchie? Perchè la sera prima vediamo un film, o meglio uno spezzone al tg e c'è questo bambino che fa la stessa cosa. Ricordo anche la sera precedente dunque.
Ma come è possibile che io mi ricordi questa cosa? Ero troppo piccolo, avevo 2 anni e 10 mesi! Eppure ricordo quella sera, quella scena, lo spezzone di film nel tg della sera e l'espressione sgomenta dei miei nell'apprendere la triste notizia. Ed io capivo tutto, capivo perfettamente che era accaduta una cosa grave o perlomeno assai spiacevole.
Qualcosa di ingiusto, qualcosa di sbagliato.
Sono sicuro che è solo grazie alla fotografia, che ha fatto bella mostra di se nella camera dei miei e che avrò visto centinaia di volte che il ricordo si è "impresso" nella memoria.
Man mano che passavano gli anni mi capitava di guardare la fotografia e di ricordare quel giorno.
Era il 27 settembre del 1973.
Il giorno prima, il 26 settembre del 1973, moriva Anna Magnani.