Perchè andare ad un concerto di Marco Carta? Perchè ci piace, oppure per una motivazione ben più importante. Io c'ero per il secondo motivo.

Un caro amico, qualche mese fa, incontrò Marco Carta all'aereoporto e decise di avvicinarlo per raccontargli la sua storia. Spiegò al cantante d'essere padre d'un meraviglioso bambino, di nome Lorenzo, che purtroppo andò incontro a complicazioni nel periodo espulsivo del parto, ed ora si trova a combattere con una TETRAPARESI DISTONICO-SPASTICA CON DEFICIT VISIVO CORTICALE. Spiegò la volontà d'intraprendere un progetto per la raccolta di fondi così da poter usufruire di determinate cure (OSSIGENOTERAPIA) molto costose e non attuabili nel territorio sardo. Il cantante quindi decise di dare ai genitori di Lorenzo il numero del proprio manager, così da poterlo contattare nell'eventualità di un evento dove promuovere la causa.

Quale migliore occasione quindi, se non quella del concerto a Cagliari? Il progetto finalmente ha visto la luce (www.unsognoperlorenzo.com) e la possibilità di una visibilità così grande era perfetto per partire col piede giusto. Inoltre c'era la promessa e la stessa volontà del cantante. 

I genitori di Lorenzo decisero quindi di contattare il manager, il quale diede loro appuntamento per la sera, davanti ai cancelli dell'ingresso al concerto.

Siamo arrivati intorno alle 6 e per un'ora non siamo riusciti a contattare il manager. Intanto la gente cominciava ad arrivare alla grande e la nostra impotenza ci rendeva nervosi. Chiediamo allora supporto ai vigili per cominciare la raccolta davanti ai cancelli, ma loro ci negano la possibilità, appellandosi a fantomatiche autorizzazioni comunali, impossibili da chiedere la Domenica sera! Peccato che poi, dopo esserci ben informati nei giorni successivi, abbiamo scoperto che non serve niente di tutto ciò!

Il manager si fece sentire intorno alle 7, annunciando il suo arrivo per le 8 circa. Decidemmo di aspettarlo cominciando la raccolta e così, in barba ai vigili esponemmo lo striscione e cominciammo a raccogliere offerte con gli appositi barattoli. Eravamo 12 anime, genitori di Lorenzo compresi.

Il manager arrivò e dopo una chiaccherata inutile, si dileguò. Pensava che il nostro intento principale fosse quello di entrare tutti al concerto, gratis. Errore. Noi volevamo solo far entrare lo striscione, con al massimo i genitori di Lorenzo al seguito, consegnare lo striscione a Marco Carta, ed esibirlo al pubblico, con poche parole di spiegazione. Niente di eccezionale, faticoso, dispendioso o massacrante. Ricordatevi che fu Marco Carta a dare la disponibiltà, così come il suo manager nel pomeriggio di quella stessa Domenica.

Il concerto iniziò e noi eravamo ancora fuori, striscione compreso. Dopo metà concerto riapparse il fantomatico manager, dandoci 4 Pass Vip (?!?) e dileguandosi ancora una volta. Decidemmo di far entrare lo striscione con quattro di noi. Purtroppo però il concerto era in una zona molto buia della fiera e davanti al palco c'era un muro umano (giustamente) di fans scatenate che non pensavano neanche lontanamente di cedere qualche millimetro così da poter far vedere lo striscione al cantante.

Nonostante tutto, una amica riuscì a piazzarsi davanti al palco, quasi alle transenne, ed espose lo striscione. Marco Carta disse testuali parole: Bello quello striscione, mi piace il giallo....

Cambiammo tattica e, dopo numerosi scambi e turni tra chi stava fuori e chi dentro, optammo per consegnare lo striscione ad un tipo della security. Trovammo un ragazzo molto in gamba che capì subito di cosa stavamo parlando. Prese lo striscione e, apporffitando della pausa del cantante, riuscì a consegnarglielo personalmente, dicendogli anche di cosa si trattasse. Questo qualcosa come un'ora prima della fine del concerto.

Il concerto però finì e dell'esposizione del nostro striscione al pubblico neanche l'ombra. Idem per quanto riguarda qualche breve cenno a livello informativo. Niente di niente.

Vedemmo solo Marco Carta salire al volo in una macchina che lo aspettava dietro il palco, e con lui il nostro striscione. Uno striscione giallo di 2 metri per 1, di materiale plastico, fatto produrre appositamente da noi amici dei genitori di Lorenzo, con tanto di foto gigante di Lorenzo ed informazioni varie. Non uno stupido lenzuolo pasticciato con frasi d'amore, non uno striscione di cartone con la foto appiccicata di Marco Carta. No.

Ci trovammo quindi a dover fare la raccolta all'uscita, approffitando della gente che usciva, senza poter esibire lo striscione che incuriosisce ed informa la gente, e facilita il nostro scopo.

Intorno all'una, dopo averlo contattato, si ripresentò il manager. Il solito bla bla bla inutile e retorico e ci lasciò dicendoci che di lì a poco sarebbe arrivato l'autista di Marco Carta per riconsegnarci lo striscione.

L'autista arrivò all'una e mezzo circa. Per tornare a casa ci occorreva poco più di mezzora. Alcuni di noi avevano la sveglia alle 6 per andare a lavoro. In primis il padre di Lorenzo!

GRAZIE Marco Carta, gran bel concerto!

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