Che balle il minimalismo, che balle la musica classica.

Fondamenti portanti della musica struggente di Michael Nyman, sono i due concetti principali attraverso cui si esprime maggiormente la musica colta strumentale dei giorni nostri, con tanti ossequi ai Bach, agli Haydn, agli Chopin, e chi più ne ha più ne metta.

Nyman è uno che la musica la conosce, e le ripetute collaborazioni con registi di caratura internazionale come Jane Campion e Andrew Niccol testimoniano che non si tratta di un musicista qualunque. Proprio Jane Campion nel 1992 gli commissiona l' intera realizzazione della colonna sonora del suo imminente "Lezioni Di Piano" ("The Piano", USA, 1993), e l' artista inglese, forte dei successi già avuti con il tormentone "Chasing Sheep Is Best Left To Shepherds" di "The Draughtman's Contract", fornisce un'opera di squisita fattura, piena al suo interno di quei richiami minimalistici che fanno riferimento sempre e soltanto a tre-quattro temi basilari, opera omogenea per un lavoro, "The Piano", che si presenta parimenti omogeneo nella sua frigida passionalità. Così l'ipnotico tema di "The Heart Asks Pleasure First" ritorna senza colpo ferire in The Promise, "The Sacrifice" e "Deep Into The Forest", ben prestandosi inoltre a pregevoli variazioni su tema che come "Here To There" - musica della sigla di "Tv7", RaiUno - diventeranno inconsapevoli hit in tutto il Mondo. Struggenti le esecuzioni al piano di "Big My Secret" e "The Mood That Passes Through You", mentre certa accorata orchestralità fa capolino nella già citata "Deep Into The Forest" e nella definitiva "Dreams Of A Journey", jingle dei titoli di coda.

Inutile da dire, va visto il film perché possano essere apprezzate a pieno tutte le sfumature nymaniane, e se questo prodotto riesce a piacere è soprattutto per questo piccolo genio dei giorni nostri. Per coloro a cui non piace il minimalismo, scordatevi i vanagloriosi pianisti italiani contemporanei: Nyman è uno che il minimalismo lo sa fare proprio bene.

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