Non é certo famosissimo, il nostro Mick. Probabilmente é piú conosciuto fra chi la chitarra jazz la studia, essendo autore di vari libri (The Advancing Guitarist dicono sia un classico) pubblicati anche con lo pseudomino di Mr. Goodchord.

Inizia a suonare a dodici anni, si diploma a Berkley nel ´67, dal ´73 al '76, accompagna il grande maestro del vibrafono, Gary Burton per dedicarsi all' insegnamento. Fra i suoi alunni figura gente del calibro di Mike Stern, John Scofield e Bill Frisell. Pat Metheny stesso lo cita fra sue influenze. Preso nella sua attivitá di educatore chitarristico non dá alla luce molti lavori.

"In Pas(s)ing" esce nel '79 e il nostro Mick sceglie compagni di viaggio estremamente affidabili: Jack DeJohnette alla batteria, Eddie Gomez al basso e John Surman ai fiati. La scelta di quest'ultimo a mio avviso é quella che rivela il tipo di atmosfere che Mick ricerca per questo eccellente lavoro. John infatti é un musicista abbastanza particolare nell'ambito jazz, sia per la scelta degli strumenti; sax soprano e baritono, clarinetto basso, sia perché predilige creare atmosfere maliconiche e riflessive, che impressionare con virtuosismi. Bisogna poi evidenziare anche la magnifica performance di Eddie Gomez che in questo lavoro eleva il suo strumento a sfere espressive che mi hanno impressionato, vellutato negli accompagnamenti e toccante negli assoli. E Jack, al solito preciso e moderato, ma non serve neanche dirlo.

Quello che puó sorprendere é che seppure l'album é a nome di Mick, poche volte se ne esce con assoli, peraltro magnifici, spesso si accontenta di accompagnare la band, soprattutto i fiati, il che non rappresenta affatto un limite ma un pregio, un segno di umiltá di chi sa perfettamente controllare il suo ego a favore della musica e delle emozioni. "In pas(s)ing" ne regala di molto belle, con la ricetta di un perfetto equilibrio fra gli ingredienti sapientemente dosati. Delle cinque composizioni le prime quattro sono di Mick mentre l'ultima é a nome di tutti e quattro i musicisti. La produzione di Manfred Eicher é come sempre ottima e la grafica del cd minimale in stile ECM, sul retro Mick con la sua folta barba e davanti una foto coi toni invertiti che ci mostra l'uscita di una galleria, quasi a rappresentare la fine di questo pa(s)saggio, un buio silenzio.

Intramontabile!

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