Arriva questa volta veramente molto in ritardo il Live Report del concerto avvenuto il venti maggio scorso a Torino che vedeva i mitologici (non come CLAAUDIO ma quasi) Suffocation di New York come headliner e i pugliesi Natron e i torinesi Mindsnare come spalla.

Il luogo è al chiuso, allo Spazio 201 in via Cigna 201 (zona periferica di Torino); facile da raggiungere in macchina (molto meno con i mezzi pubblici), e posto in una zona dove parcheggiare non è un problema. L'ingresso costa quindici euro, decisamente poco, e all'interno c'è qualche banchetto di Merchandise (i dischi sono pochi, molte invece le magliette dei Suffocation anch'esse a buon prezzo). Il concerto inizia con un ritardo non trascurabile, ma per fortuna si conclude intorno a mezzanotte, senza quindi eccedere di tanto rispetto a quel che mi aspettavo Si sente il sound check, la gente inizia a radunarsi (purtroppo) e tempo pochi minuti nel locale si creperà dal caldo.

MINDSNARE

Famosa (forse unica) formazione Brutal Death torinese attiva da molti anni, sale sul palco per prima, accolta da un pubblico già caldo e pronto a scatenarsi. La gavetta fatta dai cinque li afatti diventare più o meno una leggenda nell'underground torinese quindi non hanno bisogno di presentazioni. Da notare l'assenza del loro bassista, sostituito ottimamente dal bassista di un'altra formazione torinese che ora mi sfugge.

Personalmente li conoscevo molto superficialmente e vederli Live mi ha dato una prova immediata della proposta di questi qui. Bravi, anzi, molto bravi sia sotto il profilo tecnico sia sotto quello compositivo; suonano un Brutal Death tradizionale molto "americano" che non può non piacere agli amanti delle sonorità forti ma anche a chi si avvicina per la prima volta al Brutal. Insomma, una band che si sente che ha una grande esperienza e dotata di un gusto anni novanta che mi piace parecchio. I titoli delle canzoni eseguite non li capisco tutti perché come è prassi vengono urlati, ma riesco a capire che una è "I Shall Not Fall" e un'altra "I Shall Never Fall".

Fa piacere vederli finalmente (come loro stessi hanno detto) sullo stesso palco dei Suffocation e fa piacere vedere che non cercano di esagitare la folla con un'animazione da due soldi ma suonano in maniera seria e diretta. Buona la voce (un pelo statica) e la chitarra, ottimo il basso e la batteria. Troppo evidenti i bassi, cosa che alla lunga tende a dare fastidio alle orecchie.

Intanto il pubblico si da da fare e inizia un pogo micidiale che culminerà poi durante la prova dei Suffocation. Io me ne tengo alla larga perché voglio prestare più attenzione alla musica che non alle mazzate. In generale, dopo quella dei Suffocation, la performance migliore della serata, dotata di personalità e pesante come piace a me; una band che non ha mai avuto quel che merita e che spero sia stata apprezzata da tanti.

Voto 9

Piccola pausa, gli amici escono a fumarsi una sigaretta o a comprare qualcosa ai banchetti, io vado a mettere il giubbotto in macchina perché l'aria dentro è irrespirabile. Un'amica fa che cambiarsi e mettersi la canottiera dei Suffocation appena acquistata.

 
NATRON

Vengono dalle lontane terre di Puglia e accompagnano i Suffocation in tutto il Tour europeo (niente male per una band italiana). Li conoscevo già e avevo "Livid Corruption", il loro Lp di esordio (mi sembra) improntato su un Death decisamente tradizionale ma suonato bene. Il cantante non c'è (serata nera) e al suo posto c'è quello degli Stench of Dismemberment, altra formazione pugliese ben più estrema dei Natron. Devo dire che il cantante in questione non stona, anzi, aggiunge un po' di aggressività alla band.

I Natron sono molto più violenti dal vivo di quanto non lo siano in studio tant'è che mi ci va un po' per riconoscere le canzoni (suonate più veloci e con più cattiveria). Il cantante mi piace e le canzoni le ha imparate bene. I suoi compagni suonano correttamente ma mi sembra che rispetto ai Mindsnare la proposta sia meno oscura e dopo un po' inizio ad annoiarmi. Per controbilanciare l'esuberanza dei toni bassi durante lo show dei Mindsnare, ora il suono perde in potenza e le canzoni incidono poco. La folla invece è in delirio e si lancia in un pogo ancora più spietato al quale partecipo svogliatamente (più per sfuggire la noia che altro): dopo un po' ne esco e torno a seguire il concerto. Per quanto la prestazione sia buona, io non ne vengo entusiasmato e vado a comprarmi una bottiglietta d'acqua (i prezzi sono talmente alti che non consentono alle mie già scarse finanze di ordinare un alcolico). Quando torno i Natron sono ancora lì a suonare e io inizio veramente ad averne le scatole piene; ho perfino il tempo di notare che il cantante ha tatuato sul collo il logo degli Enmity, questo vi dice quanto fossi interessato alla musica.

Lo show si protrae ancora a lungo e i nostri danno praticamente fondo al loro repertorio.

Rimango un po' con l'amaro i bocca; tutti (o quasi) la pensano diversamente da me e sono contentissimi dei Natron. Io li trovo un po' spenti e poco coinvolgenti; una prestazione buona ma niente di più.

Voto 7

Altra pausa, altra sigaretta, altra capatina al bar. Io vado in bagno a pisciare, accanto a me un tizio biondo con l'aria stralunata e tutto tatuato. Niente Sound Check per i Suffocation, che salgono subito sul palco e si sistemano.

SUFFOCATION

Fa quasi ridere vedere forse la band che ha fondato il Brutal Death e che ha alle spalle quasi venti anni di carriera, suonare su un palco per bambini in un locale piccolissimo i una città piccolissima come Torino e vedere poi due mesi dopo un gruppo tributo dei Pantera suonare su un palco grande quanto quello del Gods Of Metal con il triplo della gente a sentirli; i Suffocation comunque sono qui davanti a me e quasi non ci credo. Della formazione originale rimangono Frank Mullen (voce), Torrance Hobbs (chitarra) e John Smith (batteria) mentre gli altri due vengono da altre band americane; uno dei due, il bassista, viene dai Decrepit Birth e guarda un po' è proprio il tizio biondo, tatuato e stralunato che pisciava accanto a me (posso dire di aver pisciato insieme al bassista dei Suffocation, come sono Brutal). Il locale e stipato di gente, i vetri sono completamente appannati. I Suffocation iniziano a suonare e si scantena l'inferno.

Quello che mi ha stupito è stato vedere una band tecnica come i Suffocation non avere un'esitazione, non commettere un errore e non avere nemmeno un calo di voce durante l'ora abbondante in cui hanno suonato; delle vere macchine, ma anche delle persone che oltre ad amare la propria musica ripagano grandiosamente il pubblico dei soldi spesi per andare a vederli. Naturalmente partono sponsorizzando un po' il loro recente disco "Suffocation": bellissima "Abomination Reborn" e anche "Bind, Torture, Kill", due canzoni che mandano letteralmente in delirio il pubblico. Seguono pezzi da "Effigy Of the Forgotten" come "Infecting The Crypt" e "Jesus Wept" ma anche da "Pierced From Within" dal quale prendono "Thrones Of Blood", "Torn Into Enthrallment" e la Title Track con cui concludono il concerto. Tutte eseguite senza neanche una sbavatura. Le canzoni le conosco tutte a memoria quindi mi butto nella mischia fresco e riposato e nel giro di pochi minuti chiedo pietà. Qui fanno sul serio, anzi, stanno uscendo da ogni controllo tant'è che io e un mio amico ci mettiamo a fare da scudo alla nostra amica letteralmente ai piedi di Frank Mullen e bellamente malmenata dalla folla. Le cose sono destinate a peggiorare: la nostra amica si ritrova abbarbicata sulla spia e tutta la prima fila (io sono stato sparato indietro come un proiettile) si ritrova sul palco (senza esagerare) e i Suffocation, da buoni professionisti continuano a suonare senza fare una piega. Il pubblico inizia praticamente a pogare con Mullen e soci tant'è che alla fine della canzone interviene la sicurezza a calmare i bollori. Mullen ridacchia e ci dice che non ha mai visto un pubblico così fuori di testa; sinceramente non stento a crederci. La prestazione procede con i mediocri pezzi di "Souls To Deny" tra i quali ricordo "Surgery Of Impalement": per fortuna i Suffocation si sono accorti che il disco non ha avuto un grande riscontro così eseguono solo due canzoni provenienti dal succitato. Le mazzate continuano senza sosta e, riposatomi un po' torno nella mischia. Ne uscirò acciaccato, ma come dice Mp, i concerti di noi metallari sono come un videogioco; se superi il mostro finale è fatta. Il mostro finale nel mio caso è "Funeral Inception". Mullen recita l'Intro e io con lui; ancora botte. Finito tutto faccio delle foto con Hobbs e gli faccio autografare la toppa di "Human Waste", quindi li ringrazio a non finire e me ne vado.

La performance è stata superlativa; tecnicamente sono grandiosi e pur essendo ormai un nome nel metal estremo si sono dimostrate persone alla mano e per niente gasate. Ottima la scaletta bravi anche nell'interagire col pubblico, si sono rivelati all'altezza della loro fama ancora una volta; un concerto a cui ogni fan avrebbe sperato di assistere. Lunga vita ai Suffocation.

Voto: 10

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