CD nel lettore.
Play. Un giro di basso ruffiano e delizioso, poi parte la voce:

"i might act real cool
pretend i know the rules
but that is no exc…"

Pausa. "Ma dai impossibile... "
Play. Invece sì.
"Questo è Tom Barman 10 anni fa." Identico.
Ovviamente lui non è il cantante dei dEUS, ma un meno pronunciabile Philip Bosschaerts leader dei Mintzkov Luna.
Faccio un giro sul sito, mentre questo clamoroso plagio gira nel lettore, il ragazzo avrà sì e no vent’anni, anche fisicamente ricorda il Barista. Dal Belgio (pure...), questo è il disco d’esordio datato 2003 e per ora rimane l'unico.

La prima reazione è quella di tritare con le mie mani il cd. Che nervi. Potrebbero essere degli inesistenti "Barman in gita con i Serafin". O con i Placebo, scegliete voi. Preferite i Soulwax?Tutto già sentito mille volte: le chitarrine un po' incazzate, i ritornelli a presa rapida, i soliti due accordi e blablabla. Poi quella voce, voglio dire, quella voce mi ha parlato per anni nelle orecchie. Potrei offendermi e lo faccio.

Mentre penso a 'ste cazzate, mi viene in mente che sono anche volubile, sento che l’incipit di United Something, (“So welcome my twilight…”), si aggrappa al cervello e già so che per qualche giorno non mi mollerà più; quella frase poi, "...sugar's on the left side, and sorrow's up front...", in questo periodo mi sta bene addosso come un vestito nuovo.
Basta poco a farmi cambiare idea. Era sufficiente anche Cargo, il riverbero di una nota ad accompagnare tutta la canzone, il testo breve ripetuto più volte ed il finale in crescendo. Il cantante nonostante la netta somiglianza col dio fiammingo evidenziata prima, ha un timbro più malinconico, un mood rassegnato. Mi convincono definitivamente In Every Crowd e Mimosa, sembrano davvero i dEUS periodo The Ideal Crash e non solo grazie a quella voce.
I Do ha certe decorazioni pregiate, il piano e quel tocco classico dato dal violoncello. Dal booklet scopro che lo ha suonato Simon Lenski dei DAAU e per questo guadagnano punti.

Mi arrendo, è un buon disco, nonostante il manierismo evidente di certe canzoni, lo consiglio a chi piace il pop-rock di stampo britannico ed i gruppi che ho citato prima, senza scomodarne altri.
Non sono originali ma hanno un certo buon gusto nel ricercare la perfect pop song (ma qualcuno l'ha mai trovata?), tanto da perdonargli quella voce, per me così importante. Se avete bisogno di qualcosa che vi sconvolga la vita, su cui passare intere giornate a studiare ed analizzare ogni singola piega o fessura nelle canzoni passate oltre, dei Mintzkov Luna probabilmente vi dimenticherete presto.
Qui tutto è molto semplice e trasparente come solo il pop sa essere. Una bolla di sapone da ammirare con gli occhi di bambino ed il naso all'insù mentre galleggia, sale e...

*POP*

Sparita.

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