E fra mille anni, il bacio solstiziale del sole sarà eterno.
E’ scritto, matasse informi di scariche elettriche nasceranno e sibileranno all’interno della fornace solare.
Un’ elettroacustica escatologica si esprimerà con apocalittiche glossolalie che si contorceranno e strideranno in crepitante agonia.
Tremendi elettroshock sconvolgeranno i ricci di Medusa e, pietrificate dal terrore panico, le gole delle genti saranno serrate da implacabili serpi dal sangue caldo.
Elettronica brada e formicolante, opprimente e tentacolare. Sarà mostrata l’altra faccia (feroce e sulfurea) dei geometrici microcosmi di Robert Rich.
E i raggi del sole, come Dei sanguinari e vendicativi, precipiteranno sulla Terra.
E il sound diverrà sferico.
E lo scopo sarà chiaro.
Si abbatterà su campi di grano campionati, dove le spighe saranno sferzate dal vento e i grilli insceneranno le loro immutabili trenodie.
Dettagli concreti alimenteranno un ambient venefica, inesorabile e la Terra cuocerà in spasmi chiazzati da emulsioni laviche e le visioni saranno disordinate:
Orbite oculari ruoteranno all’indietro Rocce sgretolate
Vertigini compresse Ferite CORROSE
Favi di VeSpE in convulsioni BimBI ISTERICI gratterannO i muri
…E oracoli dementi interrogheranno viscere di agnelli senza trovare nulla…
Elementi in continuo divenire, continuamente decomposti, sciolti e fusi insieme, continuamente immersi nel crogiolo surriscaldato dove si ricomincieranno all’infinito, ancora e ancora, mentre i tormenti del nucleo terrestre si raccoglieranno in un vacuo drone sotterraneo.
E solo allora il sole ritirerà le sue labbra.
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