Inizio questa recensione sottolineando che è la mia prima recensione su DeBaser...quindi mi appresto a spegnere la mia prima candelina. Avrete sicuramente visto (almeno qualcuno di voi) il tormentone di questi ultimi anni: "Il Trono Di Spade". Ok, supponendo che l'abbiate visto conoscete sicuramente il motto degli Stark :" L'inverno sta arrivando". Ci siete? A questo punto, posso iniziare a parlare di questo album che d'inverno ne è pieno. Poi vi faccio un'altra domanda:" vi piace la scuola"? E si, perchè questo album è stato prodotto dalla casa discografica che si chiama "Night School Records". Anzi sarebbe meglio dire: "vi piace la scuola di notte"? Riassumendo: "una scuola notturna d'inverno". Questa è la mia prima introduzione, spero stia facendo, non dico centro, ma almeno gli altri cerchi vicino al centro. Lei è svedese (altra notte si aggiunge quindi al tutto: la Svezia), si chiama Molly Nilsson. Ha due occhi di un azzurro acqua, cioè in pratica ha due occhi "bianco cenere". I capelli? Biondo chiaro, ma talmente chiaro che si avvicina al bianco. L'album si chiama "Zenith"...vabbè evitiamo spiegazioni che riguardano l'astronomia e passiamo ai fatti. il genere musicale? Minimal elettronica. Ma a differenza di quella minimal fredda e senza calore, qui di calore ce n'è fin troppo, abbastanza da scaldare le notti invernali all'insegna della solitudine. I primi tre pezzi preferisco non "cantarli". Perchè? Perchè sono solo carini. Partiamo dal quarto: "Mountain Time". Siamo sulle vette della lontana Svezia. Il primo verso: "I'm always dreaming I could run away", "Io sto sognando sempre che potrei correre via"...Ecco chi non vorrebbe correre via da una storia sentimentale appena iniziata, o in fase di avanzamento? La paura prende anche gli artisti, e già. Minimal, da qui non si scappa...c'è un "beat" (si dice così?) che viene fuori da una tastiera un pò new wave e un pò "no, questa non è new wave, ha qualcosa in più". La voce sua calda e fredda allo stesso tempo. il capolavoro segue dopo il quarto pezzo ed è :" Bunny Game". Non voglio descrivere nulla, una sola parola; Ascoltate questa canzone. Si, la storia non cambia, c'è un giro di tastiera di una tale minimalità che non si spiega poi come faccia a prendere tanto l'animo. Segue "l'Intermezzo", si chiama proprio così la sesta traccia...non vi dà l'idea di "un'opera"? Per me è la prima volta che noto questo intermezzo. Salto "Happyness" e vado subito alla perla dell'album, quella che lo consacra. E già "LOVERS ARE LOSERS": sarà vero? siamo dei perdenti noi innamorati? un video e una canzone stupenda. Mi dispiace che non ho parole da usare, ma davvero qui non ci sono riff, non ci sono accordi, chitarre distorte, non ci sono assoli; C'è semplicemente strofa e ritornello, la banalità fatta canzone (anche se Bach e Charles Mingus dicevano che la creatività è sposa della semplicità). Poi c'è "Titanic", la filastrocca...perchè queste canzoni sanno molto da filastrocche del 2016...dopotutto siamo a scuola, nella Nght School Records. L'ultimo pezzo, il tredicesimo è "Tomorrow", altra statua d'argento. Quanti ne ho saltati? Vabbè...Se avete voglia di diventare tristi, di affondare in un pò di tristezza invernale dettata dalle cose che finiscono, allora concedetevi un ascolto di "Zenith - Molly Nilsson". Alla prossima!!!!!

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