Considerati, ai loro esordi, esponenti della scena drum & bass, i Mouse on Mars vengono presto etichettati con altri appellativi: Grind futurista, Kraut dub, Doom house. Questo disco del 1998 è a tutti gli effetti il terzo della loro produzione e un disco che, in tempi "non sospetti" in fatto di contaminazioni e cut&crop, fece gridare al miracolo da parte della critica musicale di mezza europa e di fatto lo fu.
Il disco nacque dalla volontà del regista americano Josh Evans di reclutare i Mouse on Mars per sottoporgli la creazione di una colonna sonora per un documentario. Toma e Warner accettarono l'incarico e realizzarono la musica con il nome iniziale di Glam. Da allora il duo comincierà a lavorare alla realizzazione di sigle per la WDR (West Germany Broadcasting), alla composizione di colonne sonore per Arte ed alla creazione di remix per diversi gruppi. Tutte esperienze che rientreranno in vari modi e a diversi livelli nelle composizioni future (a tratti sperimentali) dei due. Nel 2003 l'etichetta Sonig deciderà di avviare la ristampa dell'album in questione arricchita di numerosi out-track e inediti registrati duranti le session originali.
Per gli amanti del kraut-rock, l'elettronica dura e la sperimentazione ambient, più che un disco una pietra miliare.

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