83
Sono 83 i passi che devo fare da casa mia al Teatro Nuovo ("Nuovo" solo di nome) dove ieri sera hanno suonato i Múm.
Non mi hanno mai fatto impazzire, anzi, li ho sempre trovati abbastanza soporiferi (molto meglio i Sigur Rós, IMHO), ma 83 passi sono proprio pochi per non approfittare dell'occasione!

Prima sorpresa della serata: Mugison, la "spalla".
Entra con una lattina di birra in mano, sorseggia e saluta, presenta una ragazza vestita da elfo con uno strano copricapo lungo fino alle ginocchia che inizia a ballare il tip tap; lui avvicina il microfono e registra tutto: diventerà un pezzo della base della prima canzone.
Non male, penso io, ma non è tutto oro quello che luccica: alla fine Mugison lo ricorderò più per le boiate che ha detto/fatto più che per la musica.
Vale la pena raccontare giusto due o tre cosette: ha problemi con il computer (anche lui??? anche lui un Mac??) quindi inganna il tempo bevendo birra (in 30 minuti di esibizione, 3 lattine), raccontando la sua giornata in un improbabile italiano ("ho visto gli amici, ho bevuto qualche birra, sono andato in bagno 3 volte"), rimpiangendo la sua morosa ("tre settimane lontani senza sesso sono terribili") inframezzando il tutto con qualche canzone elettronica (=accozzaglia di rumori) e qualche canzone con la sola chitarra (=banale) facendo qua e là qualche urlo da metallaro... mah...
Poi ci rassicura dicendo "questa è la mia ultima canzone" e alla parola canzone intona Ramazzotti ("se bastasse una sola canzone ecc ecc"), si apre la camicia, si gratta una tetta, beve ancora un po', infine segue il consiglio che viene dal loggione (un rappresentante del popolo ha gridato "datti all'ippica!") e se ne va.

Capitolo Múm
Il bilancio finale parla di 4 suicidi tentati, 2 riusciti, 6 persone che ancora dormono in teatro, altre due che si sono incastrate nei seggiolini e sono state salvate dall'intervento dei vigili del fuoco.
A parte gli scherzi, hanno confermato di essere bravi ma un po' pallosi.
Sul palco erano in 6, e hanno suonato veramente di tutto, a tal punto che a momenti mi sembrava di essere in un ospedale psichiatrico: uno suonava una tromba, un altro soffiava nel bocchettone attaccato a una di quelle tastierine giocattolo della Chicco (non capivo se fosse intubato o se stesse facendo la spirometria), un altro roteava in aria un salsicciotto colorato (e non vi dico cosa sembrava...), la "sussurrante" (perché non la si può definire cantante, dai!) suonava una sega(!) con l'arpetto del violino, mentre il rumore di acqua in sottofondo proveniva da un secchio di latta(!) dove uno faceva colare l'acqua da un altro aggeggio non ben identificato.

Giuro che è tutto vero! Mancavano solo Aldo, Giovanni e Giacomo che suonavano lo stendiabiti!
La presenza costante di una fisarmonica dà quel tocco popolare alla loro musica che li distingue dai già citati Sigur Rós, ma per quanto bravi, è veramente dura vedere un loro concerto intero; sarei curioso di sapere quanti riescono a sentire un loro album dall'inizio alla fine stando un minimo concentrati sulla musica (senza quindi fare altro)...
Ultima canzone "Green Grass of Tunnel" e lì capisco la frustrazione di gruppi tipo i Radiohead che non fanno più dal vivo la canzone che li ha lanciati (Creep): vedere la gente che non aspetta altro e che "esplode" solo quando sente l'inizio di *quella* canzone dev'essere effettivamente deprimente.
Alla fine c'è spazio per un bis insieme all'amico Mugison, presentato come il "Lenny Kravitz d'Islanda" (umorismo islandese), il quale beve un po' di birra (ancora??) prima di imbracciare la chitarra e fare qualche altro verso al microfono.

In conclusione diamo i voti: 3 ai Múm (perchè sono comunque bravi, eclettici e in certi momenti geniali), 5 alla serata (perché era da tempo che non mi facevo delle risate del genere), 1 al concerto in sé (noiosetto).
Media 3 e tutti a casa!

Ultimo aneddoto: all'uscita, accanto al banchetto dove vendono merchandise e cd dei Mum vedo un pezzo di cartone scritto a mano, appiccicato sul muro con il nastro adesivo: "Mio nonno e la mia ragazza hanno fatto a mano 10000 copie del mio cd: ne sono rimaste 300 copie per l'Italia. Grazie Mugison".
È veramente un pazzo fuori di testa!

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