Siamo nel 2000 quando Nicholas Markowitz, un giovane ragazzo americano, viene ucciso a seguito di un rapimento per motivi di droga. Un fatto di cronaca realmente accaduto è l'oggetto della storia che Cassavetes ci vuole raccontare. Il regista decide quindi di seguire i vari processi della vicenda, di intraprendere dialoghi con gli imputati, tutto per rendere maggiormente veritiera e "reale" l'epopea di Nicholas.

Johnny (Hemile Hirsch) è il giovane capo di una piccola gang che spaccia droga. Questa gang ma soprattutto il suo "comandante" avranno a che fare con Jake (Ben Foster) colpevole di dover restituire a Johnny una somma di denaro. Inizierà quindi tra le due parti una guerra che culminerà con il rapimento di Zack, fratello di Jake. Ma Zack sarà afflitto dalla sindrome di Stoccolma...

"Alpha Dog" colpisce soprattutto per un motivo: nel bene o nel male il film descrive quello che incosapevolmente è un problema sociale degli Stati Uniti e in particolare della California, cioè gang dedite allo spaccio di droga anche solo per gioco, ricatti e feste a base di alcool e sesso. In uno di scenario di questo genere, dove soldi e genitori "irresponsabili" fanno da contorno ad un clima di bassezza generale, si colloca una società dedita ai piacieri e al lusso. Una società che l'ottimo Cassavetes ci mostra impegnata in continue feste dove sguazzano minorenni tentati dall'ebrezza del rischio, dal desiderio di "diventare qualcuno". Il regista ci racconta la malata società urbana statunitense attraverso uno stile a tratti documentaristico con improvvisi colpi di scena che mostrano una violenza più verbale che fisica.

La grande trovata di Cassavetes risulta a mio giudizio quella di mostrarci una sicurezza apparente che in realtà è la maschera per una stupidità che i protagonisti sembrano percepire ma di cui non si curano. Johnny e la sua combriccola di amici sono posti a dover affrontare decisioni problematiche che si risolvono puntualmente in situazioni di disagio dovute alla loro stupidità e superficialità.

Quello che maggiormente fa presa sullo spettatore è la freddezza con cui i vari personaggi prendono decisioni sulla vita di altri. La loro inesperienza o se volete la loto noncuranza portano ad un delirio che culmina con una scelta finale disatrosa ma che la maggior parte della gang reputa meno grave di un'altra...

Un cast di attori che comprende Hemile Hirsch, Bruce Willis e Sharon Stone (splendido il suo monologo finale tra pazzia e tristezza) consente ad Alpha Dog di essere ricordato per la sua scioccante verità. Il film di Cassavetes risulta gradevole anche nella sua ampollosità di fondo e finisce per colpire lo spettatore con la stessa forza di un colpo in testa...

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