Musica molto bella. Cervellotica, se vogliamo, ma non per questo non godibile.

Lei, violoncellista, ci mette il lirismo delle sue corde, melodiose quanto basta per dare un po' di movimento a quella che altrimenti sarebbe un'altra fotografia musicale statica del caro Nils: quel "solito" minimalismo pianistico che sì, gradevole, ma un po' gné gné, è bellamente evitato. Qui invece Nils infonde anche vibrazioni elettroniche, attriti sottopelle e graffi digitali, che sono l'elemento fondamentale, perché creano il contesto perfetto per gli umori altalenanti del violoncello di Anne - spesso e volentieri straziante (in senso buono), più che sognante. 

C'è anche - in Because This Must Be - una voce di donna che, dopo inquietanti tuoni di orchestra, sussura "Io ti amo... Tu devi aiutarmi a capire da dove sono venuta", accompagnata da limpidi sorrisi del piano e da un violoncello possente e delicato che le spettina i capelli. Da groppo in gola.

Ah, la Sintesi (che a me fa stare bene, un po' i tutti i campi della vita, dal cibo alla letteratura, dalla politica all'anima), qui, in Musica, senza cerchiobottismi ma con un sottile coraggio innovativo, pieno di crepitante poesia.

9 tracce uscite nel 2010 su Hush. 5 stelle per loro, sperando che diano un seguito alla collaborazione, ché a loro ha fatto bene, e anche a me.

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