Fermi tutti! Cosa vedono le mie pupille? Scorro fra le pagine delle recensioni dei videogiochi e non ne trovo nemmeno una su questo capolavoro? Urge subito rimediare! Non può il mio videogioco preferito essere così brutalmente trascurato, e allora sotto con la recensione!
DATI GENERALI:
Siamo nel fumoso Giappone del 1998, e da un anno sui mercati era uscita la leggendaria console Nintendo 64, che ci aveva già regalato la perla "Super Mario 64", e per Shigeru Miyamoto era venuta la bella idea di proporre nell'allora inedito 3D anche la già navigata serie di Zelda. Dopo anni e anni di studi, ecco a dicembre uscire questa meravigliosa opera in esclusiva per i possessori della suddetta console (tra cui me *lacrimuccia*). Inutile dire che ebbe enorme successo.
BREVE SINOSSI:
Link è un povero bambino orfano cresciuto nel villaggio Kokiri. Fu portato lì anni prima da sua madre morente, ponendolo sotto l'ala protettrice del Great Deku Tree, divinità protettrice della zona. Da un po' di tempo però fa lo stesso sogno: lui davanti ad un ponte levatoio all'entrata di un misterioso paese; due donne che fuggono a cavallo, di cui una, una bambina, gli getta qualcosa; ed infine l'apparizione di un fosco omaccione in sella ad un grosso cavallo nero. Un giorno viene convocato dal Grande Albero, che lo prega di porre fine alla maledizione lanciata su di lui dal cavaliere nero (che si rivelerà nientepopodimeno che Ganondorf), e una volta fatto gli racconterà la storia della Triforza, e gli dirà di lasciare la foresta e di andare a cercare la bambina del sogno (sì, è lei: Zelda).
E lì la storia va avanti, tra allegre scampagnate su e giù per Hyrule, viaggi nel tempo, e tanti bei boss da sconfiggere. Se avete voglia di rovinarvi lo spoiler, Wikipedia è a vostra disposizione.
GUIDIZIO GENERALE:
Il mio gioco preferito, e il miglior gioco della storia. Punto. E potrei terminare anche qui, ma voglio ulteriormente tediarvi parlandovi delle ambientazioni stupende e magiche (i 7 templi, il vulcano, il lago, la foresta, etc.), della storia avvincente arricchiata da simpatici viaggi nel tempo, e soprattutto della colonna sonora: al di là della storia e delle mirabolanti avventure di Link, ciò che veramente fa alzare il voto è la musica. Da quel gioco ho imparato ad amarla (avevo 6 anni quando c'ho preso mano la prima volta, finendolo poi almeno 30 volte in 5 anni). Chi come me ci ha giocato sa di cosa parlo: le melodie da imparare con l'ocarina, le musichette di sottofondo (su tutte quelle dei Lost Woods e del Temple of Time), le scene epiche e toccanti (vedi la fine del gioco). Dargli 5/5 è riduttivo! Per chi come me questo gioco ha segnato per sempre la mia infanzia perduta servirebbe un sesto pallino!
Ed ora scusate, ma vado a piangere.
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