Musica alla portata di tutti ma non per tutti.
Sembra essere questo il messaggio subliminale che emerge dalle oscure atmosfere (auto)prodotte dai NUMBERSIX. Dal loro sito (www.nosix.net) è infatti possibile accaparrarsi gratuitamente l’intero album dell’oscuro quartetto romano capitanato da Emanuele Napolitano, ma non aspettatevi musica di facile ascolto.
Dopo averli incontrati per caso sulla rete ho pazientemente scaricato tutte le dieci tracks e devo dire che ne è valsa la pena.

Secret Journey (primo album) è veramente un viaggio segreto attraverso vari generi musicali che partono dall’electronica e si scontrano con l’industrial, sfiorando electropop e ambientazioni vagamente dark, qualche passaggio ricorda persino Biosphere.
Suoni di stampanti, cori sardi, canti indiani, voci lontane, chitarre al reverse strani rimandi ai Doors (?). Queste sono alcune delle carte Giocate dai Numbersix.
Le melodie reiterate di We Live As We Dream, primo pezzo del disco lasciano il posto alle rotonde sonorità di Argonauta. La notevole Garbatella (dedicata allo storico quartiere di Roma?) apre la seconda parte caratterizzata da loops lisergici.
E suoni un poco più etnici.

Secret journey sicuramente non ha lo spessore dei dischi di Fripp o Eno, ma neanche sembra volerlo con i suoi cantati al limite dello stonato, le voci multiple e i suoi campionamenti bizzarri. Sembra quasi un divertissement il loro viaggio segreto, un viaggio dove non si paga il biglietto.

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