Probabilmente andrò in Cambogia a lavorare in una risaia. Ma mi sta bene. Ho vissuto bei momenti stasera. "Gli O.d.p. sono tipo i CCCP dei primi tempi" mi dicevano. Beh mica male mi dico... magari suoneranno un pochino anacronistici... ma chissenefrega. Andiamo va'. Inforchiamo la retta via.
Facciamo un pit stop all'arci bellezza, giusto il tempo di una birra "quella che costa meno per favore" e una tessera dell'arci. Ingredienti indispensabili per la serata. Ci viene voglia di un piatto di patate fritte da accompagnare alla birra P. con la formazione di italia 90 sull'etichetta (Schillaci non c'è però, ahimè).
Consumata la merendina ci avviamo verso la Casa 139. Il posto è carino, vellutato, a tratti scicchettoso e trendi. Proprio come non me l'aspettavo! Gli O.d.p. iniziano al secondo cuba libre e gli eufemismi si sprecano.
Su una base martellante elettronica e ricca di bassi gustosi si spiega la voce del... cantante. Il comizio ha inizio. Il basso riempie lo spazio e la chitarra dipinge melodie, trascinanti. Ci aggiungiamo un'altra chitarra special guest.. firmata Giardini di Mirò. Mica male.
Grazie a dio, proprio come a messa, abbiamo il libretto con i testi per cantare le canzoni. Piano piano perdo il filo. Piano piano mi perdo nelle parole. Nelle storie. Commedie. Tragedie. Normalità. Verginità. Tossicodipendenza. Droghe leggere. Droghe pesanti. Tobleroni. Morte. Felicitàèmangiareunpanino. Morte. Socialismo. Il cantante-parlante fa ridere. Fa riflettere. Fa ribrezzo. Una smorfia di amarezza e angoscia si mischia al mio sorriso di superficie.
Provo a fornire una descrizione tecnico tattica del concerto-happening-comizio:
-musica: trascinante, a tratti ipnotica, bassa.
-cantato: un comizio, un racconto, da ascoltare, da ridere e da piangere, martellante, personalmente non amo troppo il genere "parlato" ma quando hai qualcosa di bello da dire... basta dirlo non importa come.
-spettacolo: coinvolgente, interattivo, ci sono i libretti per cantare le canzoni, e durante il concerto il cantante lancia allo sparuto pubblico cimeli preziosi, come il pinguino 'tronkoscky' (o qualcosa del genere) e addirittura le barrette di wafer omonime, made in Czech Rep. Danone.
-posto: me lo aspettavo più lercio. Si rivela mooolto carino, ben fatto e di gusto, ma un po caruccio per essere un centro sociale o quel che l'è. Ma tant'è.
-Luca: Luca c'è sempre, l'amaca lo sollazza, applausi (...).
-post serata: non interessa a nessuno sapere quanta strada abbiamo dovuto fare a piedi e che gente abbiamo incontrato nel tragitto quindi non aggiungo altro.
Beh ora è meglio che vada. Desisto. Perchè si sa... tutto il resto è desistenza. Buonanotte.
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