Per la storia del Cinema il 1941 è una data fondamentale, perchè segna il debutto hollywoodiano di uno dei padri della cinematografia moderna, con una pellicola di inestimabile valore: "Quarto Potere" (Citizen Kane in ing.) di Orson Welles.

Il titolo scelto per le sale italiane è un ovvio riferimento alla potenza globale acquisita dai media. Una forza detenuta da pochi, alleata e nemica degli altri poteri forti, non facilmente controllabile dallo stato: qualcosa di cui si deve aver paura? (anche il suono cupo delle parole del titolo non è rassicurante).
E' questo, sicuramente, il tema del film; il rischio, però, è quello di farlo apparire per ciò che non è, o lo è solo in parte: una specie di reportage socioeconomopolitico etc. hollywoodiano. Perchè questa è soprattutto la storia di un uomo. Del cittadino Kane.

Non ha senso raccontare qui la trama del film,non è soprattutto facile farlo, perchè i temi, le storie, i caratteri e i luoghi vengono sviluppati ognuno con pari dignità dall'autore e subiscono nel tempo profonde metamorfosi. Diremo soltanto che molte parti di questa pellicola rappresentano l'opera del genio creativo di Welles, che, a 26 anni (sembra incredibile), sfrutta fino all'eccellenza le tecniche cinematografiche dell'epoca ed anticipa (per alcuni in modo ineguagliabile) molti aspetti del cinema contemporaneo. Diremo, inoltre, che il racconto della vita di Charles Foster Kane, per l'uso sapiente e mai fine a se stesso dei flashbacks nella narrazione, per la ricostruzione di luoghi emblematici della sua esistenza e per l'evoluzione kafkiana delle forme psichiche ed esteriori del personaggio, assume valore e dignità letteraria.

Una curiosità: nel '41 fù un flop clamoroso e fischiato sonoramente alle 9 nominations che l'Academy Awards aveva proposto. Fu ripresentato al pubblico solo a metà degli anni '50, con l'enorme successo che arriva fino ai nostri giorni. Fondamentale.

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