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"Gli «Embryons Desséchés» seguono con grazia i «Véritables Préludes Flasques» e le «Descriptions Automatiques».
Quest’opera è assolutamente incomprensibile, anche per me.
Eccezionalmente profonda, non cessa di stupirmi.
L’ho scritta mio malgrado, spinto dal Destino.
Avrò voluto fare dell’umorismo?
Non me ne stupirei e del resto sarebbe piuttosto nel mio stile."

Satie: Embryons desséchés
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