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L'errore di Larry Niven – Tratto da "44 Microstorie di Fantascienza"

In una nave da carico, sospesa in qualche punto tra la Terra e Ganimede, il comandante Elroy Barnes si adagiò pigramente nella cuccetta antiurto, con un sorriso ebete sulla faccia. Gli scudi retrattili ricurvi si aprirono sul muso dell'astronave, scoprendo gli ampi finestroni convessi della cabina di pilotaggio. Barnes guardò le stelle immobili sul velluto nero dell'universo. Passò qualche minuto prima che si accorgesse dell'alieno che lo fissava. Lo studiò infastidito. Alto due metri e mezzo almeno, vagamente simile ad un rettile, con testa squamata a cupola e bocca equipaggiata di parecchie dozzine di lucidi denti a spillo. Al posto delle mani aveva tutta l'aria d'essere una pistola. Barnes alzò pigramente una mano e fece un cenno di saluto. Kthistlmup era sconcertato. La mente dell'uomo era confusa, quasi illeggibile. Sondò lo scafo in cerca di altre menti, ma la nave era vuota, fatta eccezione per Barnes. Kthistlmup avanzò nella cabina attraverso il vetro. Barnes, per la prima volta, parve sorpreso. - Ehi! Questo si che è un trucco! Fatelo ancora. - C'è qualcosa che non funziona in voi – trasmise Kthistlmup- Barnes sogghignò. - Certi accorgimenti sono necessari per combattere la noia dello spazio, per salvaguardare la salute mentale dei nostri piloti. - Sollevò un flacone di plastica verde, - NST ventiquattro. Aiuta a fare un buon viaggio. Non c'è niente da fare qui, fino a quando non dovrò guidare questa carretta nel sistema Giove. Perchè no, quindi? - Perchè no cosa? - Perchè non togliersi il gusto di un piccolo viaggio mentre procede quello grande? Kthistlmup capì finalmente. - Avete fatto qualcosa alla vostra mente. Prodotti chimici? Noi usiamo stimoli di corrente continua su Marte. - Marte? Siete veramente... - Barnes! Sono io a fare le domande. Barnes agitò le mani, incurante. - Forza, allora. - Fino a che punto la Terra è preparata contro un attacco dallo spazio? - Oh, ma questo è un segreto! Oltretutto non ne ho la minima idea. - Dovete averne qualche idea. Qual'è l'arma più potente di cui avete sentito parlare? Barnes incrociò le braccia – Non parlerò. - La sua mente mostrò solo uno scoppio improvviso di luce bianca, che poteva non avere niente a che fare con la domanda. Kthistlmup tentò ancora. - La Terra ha colonizzato altri pianeti? - Ma certo! Trantor, Mesklin, Barsoom, Perelandra...La mente di Barnes mostrò solamente che stava mentendo, e Kthistlmup perse la pazienza. - Voi parlerete- minacciò, e avanzò verso di lui stringendogli delicatamente la gola con quattro artigli pungenti come aghi. Barnes sbarrò gli occhi. - Povero me, che brutto viaggio! Presto datemi la bottiglia delle Fini! Presto! Kthistlmup allentò la presa. - Parlatemi delle difese della Terra! - Devo prendere una Fine. La grossa bottiglia blu. Deve essere nella cassetta dei medicinali. - Barnes sgusciò di lato. Aprì l'armadietto sulla parete prima che Kthistlmup gli afferrasse il polso. - Ques
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