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IL SIGNOR G LE SAPEVA GIA' TUTTE....

Un excursus attraverso la produzione di Gaber, tra le sue profezie/distopie poi avveratesi in maniera talora sconcertante e le visioni laterali delle vite di noi tutti, tra abitudini e tic quotidiani, miserie ed aspirazioni, il politico ed il personale.
Lo prendiamo dall'inizio della seconda parte della sua carriera, quella in cui, erano altri tempi, portava i testi, suoi e di Sandro Luporini, in interminabili tournées teatrali in tutt'Italia, dove anche il pubblico interveniva come usava allora, alzandosi e dicendo la sua, anche in aperta antitesi con l'artista che rispondeva e ne usciva a volte malconcio, altre no. Ora si preferirebbe mettergli un like su Feisbucc o diventare un suo hater, dato che pare che nessuno più esprima alcunché in pubblico, limitandosi a nascondersi dietro un nomignolo, od un mignolo.
Mi sorprendo, a volte, a chiedermi che ne penserebbe lui di questo o quell'altro fatto, davvero a volte sarei curioso di saperlo, così...

Giorgio Gaber - Il potere dei più buoni

"... La mia vita di ogni giorno è preoccuparmi di ciò che ho intorno, ho una passione travolgente per gli animali e per l'ambiente, penso alle vipere sempre più rare e anche al rispetto per le zanzare... In questi tempi così immorali io penso agli habitat naturali, penso alla cosa più importante che è abbracciare le piante..."
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"E chi se ne frega ?" sarà la probabile reazione della maggior parte dei ventenni o giù di lì nel leggere il titolo di questo disco, ammesso che siano al corrente dell'esistenza di Giorgio Gaber. Se lo sono, vedranno la sua generazione, quella dei sessantenni, come un pianeta lontanissimo … di più
Canzone 07 - Il potere dei più buoni