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#versigiusti (1) Sant'Ambrogio la imparai a memoria in quinta elementare. Mi stupii trentanni fa nel trovarmela citata in un disco di musica leggera "baffi di sego"... reminiscenze da ginnasio non ne ho ( cit.)

SANT’AMBROGIO. (parte 1 di 4) (Giuseppe Giusti. Versi editi ed inediti. Firenze, Felice Le Monnier, 1852.)

Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco
  Per que’ pochi scherzucci di dozzina,
    E mi gabella per anti-tedesco
    Perchè metto le birbe alla berlina,
    O senta il caso avvenuto di fresco,
    A me che girellando una mattina,
    Capito in Sant’Ambrogio di Milano,
    In quello vecchio, là, fuori di mano.

M’era compagno il figlio giovinetto
    D’un di que’ capi un po’ pericolosi,
    Di quel tal Sandro, autor d’un Romanzetto
    Ove si tratta di Promessi Sposi......
    Che fa il nesci, Eccellenza? o non l’ha letto?
    Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi,
    In tutt’altre faccende affaccendato,
    A questa roba è morto e sotterrato.

Entro, e ti trovo un pieno di soldati,
    Di que’ soldati settentrïonali,
    Come sarebbe Boemi e Croati,
    Messi qui nella vigna a far da pali:
    Difatto se ne stavano impalati,
    Come sogliono in faccia a’ Generali,
    Co’ baffi di capecchio e con que’ musi,
    Davanti a Dio diritti come fusi.
Decibel Decibel
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