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9°:V di Mannarino
Ok, per me questo è sicuramente quello di cui ho avuto l'opinione più variata:appena uscito, lo trovai ottimo, con successivi ascolti intrigante assaje, ed ora lo considero buono. E questo in neanche tre mesi, strana la vita. Comunque, V portava dietro di se molte aspettative:poteva essere un album grandioso e ricco di contaminazioni etniche, un po' alla Creuza de ma o Anima latina (anche se sicuramente non si sarebbe avvicinato minimamente a quei due capolavori) e ha tutte le carte per esserlo, ma queste aspettative non le ha rispettate tutte. Brani come Vagabunda, Banca de New York Bandida, Ballabylonia, Agua, sono bei brani, ma potevano lasciare ancora di più il segno, anche Lei, che dovrebbe essere il centro tematico del disco, è molto dimenticabile, così come anche la ballad Luna. Questi fattori lo spingono via dalla grandezza, ma ha molte altre carte nella mano:i testi sono di ottima fattura, è pur sempre Mannarino, non un gigione qualsiasi, Africa è un bel brano che qualcosa lascia, Cantaré è interessante come pezzo e anche trascinante a tratti, Congo molto particolare, Fiume nero è dove le aspettative sono stata rispettate in pieno, effettivamente il sound contaminato esce fuori magnificamente. Ma la vera eccezione e che ha permesso a V di prendere un posto tra i migliori album del 2021 la riscontriamo nell'ultima traccia, Paura, quella radicalmente più lontana da ciò che il disco voleva proporre ma che paradossalmente risulta l'episodio più emozionante, soave e potente del disco. E tutto, con l'ultima traccia. Se le altre dodici erano a quel pari, era l'album più bello dell'anno. Ma non viviamo in un mondo perfetto, e V comunque resta interessante, ascoltatelo, non è tempo totalmente buttato

La chicca:https://www.debaser.it/main/playlist_item.aspx?IdPlaylist=272603
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