Finalmente, finito Sanremo, finito tutto. A lunedì per la grande cronaca scritta sul momento. Non dico niente perché ci saranno tante cose da dire e le vorrei dire tutte insieme, però una cosuccia come post scriptum la allego volentieri qui: il fatto che Truppi non abbia avuto una minima riconoscenza, neanche un premio alla fine del Festival (Premio miglior testo a Fabrizio Moro, ma state prendendo per il culo?) da parte di qualsiasi cosa girasse intorno al Festival è un'ulteriore prova che per quanto ci si può provare a portare qualcosa fatto unicamente per scopi artistici e non per fare il commerciante di musiche dimostra quanto sbagliato e pigro sia diventato il modo di pensare del nostro intero paese. Ormai siamo costretti a dover vedere personaggi inutili come Sangiovanni andare a Sanremo e venire apprezzato in maniera spropositata senza neanche meritarselo mentre personaggi come Truppi rimangono in disparte nell'indifferenza generale. E non mi sto lamentando assolutamente del fatto che Truppi non abbia avuto successo, non è importante: è il fatto che ormai l'eccellenza e il talento siano diventati l'eccezione nel mondo musicale (ma non solo) attuale, diventando satelliti esterni al tutto con cui non hanno niente a che fare. Come ha detto Truppi stesso, "meglio annoiarne cento per commuoverne uno" e sono d'accordissimo con lui, ma allo stesso tempo vorrei che questi cento avessero finalmente la voglia di ascoltare invece di andare dietro alla scelta più facile per pigrizia. So che questo è impossibile, ma vorrei davvero che qualcosa di valore non venga buttata al macero nella mediocrità generale solo perché più "difficile". Spero nell'anno prossimo a questo punto, anche se ormai sperarci è solo un'intenzione al vento
Tuo padre, mia madre, Lucia
Tuo padre, mia madre, Lucia
Carico i commenti... con calma